Fashion
17 marzo 2025

Trench VS Parka

L’eterno duello tra eleganza e ribellione che da qualche decennio racconta due modi antitetici di indossare capi metropolitani

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Abbiamo avuto modo di osservare, in occasione delle ultime Fashion Week, trench che si sdrammatizzano quasi fossero dei parka - basti pensare all’ultima passerella di Louis Vuitton in occasione del pret-à-porter parigino - e parka che si abbinano a vestiti da sera quasi fossero trench, come immaginato da N21 per questa primavera.

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Da sinistra Louis Vuitton, N21, Louis Vuitton Credit: Launchmetrics.com/Spotlight

È dunque giunto il momento di chiedersi cosa renda davvero unici questi capi, così vicini e allo stesso tempo così distanti, complici di una storia che affonda le proprie radici in tempi ormai lontani e che, ancora oggi, è di grande attualità.

Dal fango delle trincee a simbolo dell’eleganza borghese

Creato da Thomas Burberry per aiutare i soldati britannici ad affrontare le difficili condizioni meteorologiche delle trincee durante la Prima Guerra Mondiale, il trench-coat diventa un capo iconico a partire dagli anni ‘40 quando, celebrità come Humphrey Bogart nel film Casablanca e Audrey Hepburn lo trasformano in un simbolo di eleganza e raffinatezza, spalancando al cappotto dalla lunga silhouette e dal tessuto idrorepellente le porte del patinato mondo della moda.

Con la sua linea asciutta e i suoi bottoni doppi, diventa ben presto un’armatura quotidiana contro il freddo cittadino, portando con sé un po’ di nostalgia per i tempi passati, ma anche un tocco di modernità che non smette mai di affascinare.

Oltre un secolo più tardi, il trench è ancora un grande protagonista dei nostri outfit quando la primavera comincia a farsi sentire.

Quest’anno è pronto a tornare per le strade delle nostre città nella sua nuance più classiche come proposto da Gucci e Max Mara, nella sua versione più elegante in total black come immaginato da Dior, o ancora nei toni pastello per look che difficilmente passeranno inosservati.

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Da sinistra Dior, Gucci, Max Mara Credit: Launchmetrics.com/Spotlight

Creato dai popoli dell’Alaska, de-costruito dai giovani della contestazione

Anche il Parka deve la sua diffusione a un’esigenza di carattere militare.

Ci troviamo oltre oceano e la fanteria americana è pronta a partire per l’Europa durante la Seconda Guerra Mondiale vestita da una giacca che affonda le proprie radici nell’antica tradizione Inuit, i popoli nativi dell’Alaska.

È solo negli anni ’60, però, che il parka fa il suo ingresso nella moda civile diventando il simbolo del movimento culturale giovanile dei Mods londinesi.

Ripensato nel tempo in diverse fantasie e tessuti, oggi è il capo che rappresenta l’outwear casual e sporty-chic spesso proposto con nuovi tagli ed interpretazioni, dalla vita regolabile ai colori shocking.

Tra gli outfit più indimenticabili del pret-à-porter di questa stagione: i parka giallo fluo di Prada e quelli più glam by Chloé.

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Da sinistra Chloé, Prada, Chloé Credit: Launchmetrics.com/Spotlight

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