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26 agosto 2025

George Clooney e Venezia, una storia d’amore lunga (più di) 25 anni

Il divo di Hollywood sbarca in Laguna con un nuovo film, Jay Kelly, che corona una storia d'amore senza fine con Venezia

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George Clooney e Venezia: impossibile pensare all’uno senza evocare l’altra.

Lui, divo hollywoodiano dal fascino intramontabile; lei, la città più romantica del mondo. Insieme hanno scritto una storia fatta di cinema, glamour e qualche incursione nel gossip.

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George Clooney Credit Getty Images

L’inizio: il dottor Ross diventa star

Era il 1998 quando George Clooney, ancora il “dottor Ross” di E.R., approdò al Lido con Out of Sight di Steven Soderbergh. Il film non era il suo primo, ma fu quello della svolta. Un mix tra ironia, suspance e romanticismo, in cui sullo schermo, al fianco di Jennifer Lopez, mostrava finalmente la stoffa da protagonista. Le due star, insieme, hanno regalato la famosa “scena nel bagagliaio” … ancora oggi considerata una delle più sensuali di sempre.

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Fotogramma del film Out of Sight, 1998. Credit Getty Images

Il Clooney effect

Dal 2000 con Fratello, dove sei? dei fratelli Coen in poi, Clooney ha fatto di Venezia un appuntamento fisso. Nove edizioni della Mostra all’attivo, photocall infuocati, conferenze stampa strapiene, red carpet che, con il suo arrivo, si trasformano immediatamente in uno show. La sua sola presenza basta a trasformare la città in un set.

Tra le passerelle più divertenti, senza dubbio quella dell’anno scorso per il film Wolfs. Al fianco dell’amico Brad Pitt, Clooney ha incendiato il pubblico di Venezia con ironia: balletti a favore di camera, saluti dal red carpet ai fan, lunghissime firme di autografi e selfie con i fotografi. Dimostrando come la stoffa da star non si sgualcisca con l’avanzare dell’età.

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George Clooney e Brad Pitt Credit Getty Images

Indimenticabili anche altre tappe: nel 2005 portò Good Night, and Good Luck, con cui vinse proprio a Venezia il premio per la miglior sceneggiatura, consacrandosi anche come regista e autore di rilievo; nel 2007 sfilò per Michael Clayton; nel 2008 per Burn After Reading, ancora con Pitt; e nel 2009 presentò L’uomo che fissa le capre, con l’Italia intera a guardare la sua storia d’amore con Elisabetta Canalis.

Quest’anno, invece, il ritorno è attesissimo: Clooney è protagonista di Jay Kelly di Noah Baumbach, accanto ad Adam Sandler.

Un salto nel passato

Estate 2009. Una foto sgranata sulla copertina di Chi conferma la relazione tra George Clooney ed Elisabetta Canalis. Galeotta, raccontano, fu una cena a Roma organizzata dall’amico comune Manuele Malenotti di Belstaff.

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George Clooney con Elisabetta Canalis Credit Getty Images

Lei, volto noto e amato dal pubblico televisivo italiano. Lui, 17 anni più grande e appena incoronato da People come “uomo più sexy del pianeta”. Pochi giorni dopo erano già in fuga romantica sul Lago di Como.

Quando a settembre Clooney arriva al Lido per Venezia 66, non c’è solo attesa per il suo film: i riflettori sono tutti puntati sulla nuova coppia.

Un matrimonio da favola

Chiusa la storia con Elisabetta Canalis, George Clooney è tornato a Venezia per suggellare il suo amore eterno.

Nel settembre 2014, nel cuore della città più romantica del mondo, Clooney ha detto sì ad Amal Alamuddin. Una cerimonia blindata ma spettacolare, con il Canal Grande trasformato in passerella: la coppia a bordo di un taxi acqueo, applaudita da migliaia di persone.

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George Clooney e Amal Alamuddin Credit Getty Images

Un momento iconico che ha reso indissolubile il legame tra Clooney e la città.

Una storia che continua

Dal “dottor Ross” di E.R. al regista premiato, dal divo dei red carpet al marito innamorato: Venezia è stata la cornice perfetta per la trasformazione di George Clooney. Oggi, a venticinque anni dalla sua prima volta al Lido, il loro legame resta più saldo che mai.

L’edizione 2025 della Mostra del Cinema lo vede nuovamente protagonista con Jay Kelly di Noah Baumbach, presentato in concorso. Il film segue il famoso attore cinematografico Jay Kelly e il suo devoto manager Ron in un vorticoso viaggio attraverso l’Europa, costringendoli a fare i conti con le scelte della vita, i rapporti familiari e ciò che lasceranno alle generazioni future.

Jay Kelly racconta la storia di un uomo che ripensa alla sua vita e riflette sulle scelte, i sacrifici, i successi, gli errori commessi. Quando è troppo tardi per cambiare il corso della nostra vita?” ha spiegato Baumbach. “Il film parla di identità e di come recitiamo la nostra parte nei ruoli di genitori, figli, amici, professionisti. Cosa rende speciale una vita? Jay Kelly parla di cosa significa essere se stessi.

Un’opera intensa e introspettiva che sembra cucita addosso a Clooney, star capace di attraversare i generi e i decenni senza mai perdere carisma.

Venezia, ancora una volta, è lo scenario in cui la sua carriera continua a reinventarsi e a brillare.

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