Fashion
28 febbraio 2025

Milano Fashion Week Day 2, le tendenze autunno-inverno 2025/2026

Sfilano Genny, Blumarine, Max Mara

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Max Mara, l’eleganza sofisticata ispirata alle sorelle Brontë

Sofisticata, elegante, sicura di sé. La sfilata di Max Mara si intitola Untamed heroine si muove tra Jane Eyre di Charlotte Brontë e Cime tempestose di Emily Brontë. L’eroina del brand affronta ogni sfida con il suo impeccabile aplomb. Desidera un romanticismo profondo e intenso, quello in chiaroscuro delle storie delle scrittrici vittoriane della prima metà dell'Ottocento.

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Max Mara fonde il classico con un tocco di eleganza neo-gotica e una raffinata rusticità urbana. Il portamento riservato di Miss Eyre e la passione ribelle di Miss Catherine si incontrano in un mix di eleganza e determinazione a partire dalla redingote: aderente sul corpo, stretta in vita e ampia sull’orlo, acquista carattere grazie all’interno trapuntato e alle maniche in pelle o shearling. La redingote diventa anche una gonna ampia che si apre sul davanti rivelando una culotte e calze a coste. I pantaloni alla zuava diventano moderni con pieghe al ginocchio e una fascia in vita. Le gambe sono slanciate da giacche corte. Il gilet torna protagonista: con nuove proporzioni ridotte da indossare sotto una giacca e più audace nella versione country sopra al cappotto.

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I capispalla restano protagonisti, che siano ispirati al mondo militare o al gentiluomo di campagna. Riflettori puntati anche su cappe, avvolgenti clutch coat e robe-de-chambre, talvolta con schiena e maniche in maglia. Si riaccende il fascino del tweed, intrecciato con i colori delle bacche rosse, i toni delle felci autunnali e dei verdi muschiati.

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Filati mouliné diventano maglioni che reinterpretano il corpetto vittoriano per una nuova idea di femminilità. E alla notte si riserva il velluto nero per un abito drammatico o un corpetto steccato.

Genny, onore al merito delle donne

Più di una semplice sfilata. La collezione di Genny è un tributo alle donne e una celebrazione di quella determinazione e quella resilienza tutte femminili. "Volevo omaggiare le donne che fanno tanto come madri e nel lavoro. Fanno sempre tutto in silenzio e io voglio dare voce a questo valore, bisogna riconoscerlo di più". Sara Cavazza Facchini attinge a piene mani all’archivio per delineare la fall winter 2025/2026 di Genny. Quarantacinque le uscite in passerella, con la super top Isabeli Fontana ad aprire e chiudere lo show. È un viaggio nell'archivio in cui si trovano prototipi e modelli disegnati dal 1962 a oggi. A partire dalla nappa, ornamento fatto da un mazzetto di fili intrecciati a un’estremità che nella religione induista evoca il processo di risveglio spirituale con cui si arriva alla beatitudine mentre nell'araldica ecclesiastica e militare indica la dignità rivestita da chi la indossa. Se per Versace nel 1993 la nappa era un segno grafico di grande eleganza, per la stilista è una vera e propria onorificenza conferita alle donne. Sfilano look iper femminili con la giacca da smoking, i pantaloni sciolti, il gilet e un cravattino-fiocco. Medaglie al valore sono applicate come decorazioni sui pullover, come pendenti su mocassini e slingback, oppure trasformate in seta e cristalli su corpetti e borse. I colori della luce e dell’ombra sono spesso abbinati nei vari outfit come nella teoria taoista di Yin e Yan, ma in più consentono di sottolineare la ricerca di nuove forme. Tra le tinte dominanti, il blu mezzanotte del paltò double e dei completi “rubati” al guardaroba di lui, il cammello sui capispalla e una punta di rosa nei classici motivi maschili come spina di pesce o tartan scozzese. Il tutti con gusto british nei capi sartoriali e couture in quelli da sera.

L’inno alla femminilità italiana di Blumarine

Blumarine torna in passerella. Alla direzione creativa del marchio carpigiano debutta David Koma, il fashion designer georgiano di base a Londra. È sexy e misteriosa la donna che solca la catwalk di via Maiocchi. Cappotti colorati, pizzi, sete, trasparenze e chiffon si muovono all'interno di un'atmosfera quasi surreale, immersa in un design minimalista, avvolto da pareti bianche. Classicismo e rock si mescolano per dare vita a una donna romantica, ma allo stesso tempo guerriera e misteriosa. Volant e rouches arricchiscono gli abiti dando ai look note sensuali. A fare da fil rouge tra passato e presente è il fiore, elemento stilistico iconico del brand, che ritroviamo in formato over e scintillante su cinture che impreziosiscono jeans a vita bassa e stampato su abiti leggeri. Strascichi che accarezzano la passerella, bottoni che brillano su tessuti nero corvino, capi rosso fuoco che attirano anche i più distratti. Camicie di jeans, pelliccia, mini dress senza spalline. Una femminilità romantica con tocchi anche di street style

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