Lifestyle
12 aprile 2025

Martha Cooper, nelle sue immagini c’è tutta la street art

La fotografa americana ha documentato con i suoi scatti il mondo dei graffiti, dagli Anni '80 a oggi. Fino al 29 giugno a Verona, la mostra "BEST BEFORE. Street Art Against a Rancid Future"

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Il suo nome è legato indissolubilmente alla street art. Originaria di Baltimora, in Maryland, classe 1943, Martha Cooper è la fotoreporter ufficiale della graffiti culture fin dalle sue origini, a New York, dalla fine degli Anni ‘70. Non poteva sapere che quella nuova e ribelle forma d’arte avrebbe avuto un successo di massa in tutto il mondo, eppure ci ha puntato.

Ha intuito che sarebbe diventata l’espressione di un lifestyle innovativo. Così ha documentato l’esordio della graffiti art, le sue trasformazioni e la popolarità conquistata. Ha seguito i writers nelle loro prime azioni illegali, immortalando il mondo underground dall’interno, apprezzata e richiesta dagli artisti stessi.

Dal 12 aprile al 29 giugno 2025, presso il Forte Sofia di Verona, la mostra fotografica “BEST BEFORE. Street Art Against a Rancid Future” racconta - attraverso gli scatti di Martha Cooper – l’omonima performance collettiva di street art ideata da CIBO – street artist, narratore urbano e attivista visivo - svoltasi in segreto nel mese di marzo.

CIBO al lavoro su Cheesecake apocalittica, 2025, Festival Best Before, Zevio, photo ©Martha Cooper
CIBO al lavoro su Cheesecake apocalittica, 2025, Festival Best Before, Zevio, photo ©Martha Cooper

Da vedere circa 50 fotografie che documentano il “festival illegale” di graffiti a cui hanno partecipato alcuni dei più importanti urban artist a livello italiano e internazionale come Claudiano.jpeg, Clet, Eron, Mantra, Millo, Ozmo, Pablos, Pao, Pixel Pancho, Plank, Zed1.

PAO al lavoro sul murale L_abaco delle stagioni, 2025, Festival Best Before, Zevio, photo ©Martha Cooper
PAO al lavoro sul murale L_abaco delle stagioni, 2025, Festival Best Before, Zevio, photo ©Martha Cooper

Gli artisti, rispondendo con entusiasmo e partecipazione a un appello del “collega” CIBO, hanno lavorato a quattro mani con lui per riportare alla vita alcune sue opere che erano state vandalizzate da gruppi neofascisti mettendo così all’attenzione dell’opinione pubblica il tema dei diritti umani - e della libertà d’espressione in particolare - attraverso il linguaggio della street art. Ogni pennellata è diventata così un atto di opposizione all’oscurantismo ed è stata immortalata dallo straordinario obiettivo di Cooper.

CIBO+PAO, L_abaco delle stagioni, 2025, Festival Best Before, Zevio, photo ©Martha Cooper
CIBO+PAO, L_abaco delle stagioni, 2025, Festival Best Before, Zevio, photo ©Martha Cooper

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