Blauer inaugura una nuova pagina della propria storia visiva. Il brand del gruppo FGF Industry, per la stagione Autunno-Inverno 25-26, collabora per la prima volta con Bruce Weber, uno dei fotografi più iconici del nostro tempo.
Ambientata a Miami, la campagna si muove tra atmosfere urban e riflessi di luce naturale, catturando quell’equilibrio tra forza e intimità che definisce l’estetica di Weber. Il risultato è una narrazione calda e corale, che rispecchia lo spirito di un brand da sempre legato all’autenticità e al senso di appartenenza.
«È stata un’esperienza straordinaria lavorare con un maestro come Bruce Weber», racconta Federica Fusco, socia-titolare e responsabile marketing di FGF Industry.
«Nonostante sia un’icona della fotografia, ha mostrato grande attenzione nel comprendere a fondo il DNA del nostro marchio e le nostre esigenze. Il risultato ci ha entusiasmato e speriamo di proseguire questa collaborazione anche nella prossima stagione».
Una sinergia creativa e umana che, già dalle prime immagini, restituisce il senso di una famiglia allargata, dove moda, autenticità e memoria si intrecciano.
Il filo conduttore della campagna è – appunto - la famiglia: non come semplice legame di sangue, ma come rete di connessioni, di volti e storie intrecciate nel tempo. È la cifra poetica con cui Weber racconta da sempre l’America e che qui trova nuova vita attraverso l’universo Blauer.
«Partendo dal concetto di famiglia come base per questa campagna, abbiamo creato un ambiente familiare che ha trasmesso a tutti un senso di sicurezza», spiega il fotografo.
Attorno a lui, un cast scelto non solo per l’estetica, ma per la capacità di generare relazioni autentiche. «Quando faccio il casting per una campagna come questa, mi chiedo chi è la persona che ho davanti al di là del suo aspetto fisico. Ha una personalità interessante? Sa esprimersi? Come interagirà con gli altri sul set?»
Da Tim Easton, volto iconico già fotografato negli Anni ’80, alla giovanissima Audrey Harrelson, passando per il direttore della fotografia Theo Stanley e il ballerino e coreografo Richard Amaro, Weber costruisce un racconto confidenziale e multigenerazionale. «Tutti questi amici intimi hanno creato un clima di fiducia e serenità con i modelli che stavo fotografando per la prima volta. Ha aiutato anche il fatto che a tutti piacessero molto i vestiti, cosa più importante di quanto si pensi—e anche piuttosto rara!».
Nelle immagini della campagna, l’occhio di Weber diventa quasi una lente affettiva: ogni scatto è un dialogo tra passato e presente. C’è Jaden, figlio dell’attore Christian Slater e nipote di Dayle Haddon, storica modella fotografata da Weber negli Anni ’60. C’è Nick, giovane idraulico di Staten Island, scelto perché la sua spontaneità “vera” incarnava la bellezza non costruita che Weber cerca da sempre. «Amo il fatto che nella sua vita faccia qualcosa che non ha nulla a che vedere con la moda», racconta il fotografo. «Mi ha ricordato Audrey Hepburn in My Fair Lady, quando la ragazza di umili origini si veste elegantemente per incontrare la regina».
Il tono è quello di un diario visivo: una collezione di momenti condivisi, preghiere prima dello scatto, risate sul set, amicizie di lunga data. Tutto filtrato attraverso quella delicatezza che da sempre definisce il suo sguardo. «La mia grande ispirazione per questo servizio è stata mia sorella Barbara», confessa Weber. «Ho cercato di trasmettere quel sentimento nelle foto, perché oggi è difficile trovare quel genere di calore e dolcezza. Mi manca davvero tanto».
In un’epoca in cui molte campagne costruiscono immagini impeccabili ma distanti, Blauer e Weber scelgono un linguaggio opposto: quello dell’imperfezione umana, del gesto spontaneo, dell’abbraccio.
«È anche un’azienda a conduzione familiare, quindi io e Anne Christensen abbiamo immaginato il cast come una famiglia eclettica riunita per un grande ritrovo», racconta il fotografo. Gli scatti restituiscono il senso di una quotidianità condivisa, fatta di volti che si sfiorano, di sguardi che raccontano più dei vestiti stessi. È un’estetica della verità, dove l’emozione prende il posto della posa e dove lo stile coincide con la sincerità. In questo equilibrio tra reale e ideale, Blauer ritrova la sua voce più autentica: quella di un marchio che parla a chi vive, non a chi posa.
La nuova collezione Blauer FW25-26 traduce visivamente la filosofia della campagna. Capi costruiti per resistere, ma pensati per avvolgere: piumini dalle linee morbide, parka con interni termici, shearling leggeri, maglie calde e strutturate che si muovono con il corpo.
Le nuance oscillano tra toni naturali e tocchi metropolitani — beige sabbia, blu navy, verde bosco e antracite — mentre i dettagli tecnici, dalle zip impermeabili ai tessuti antivento, raccontano la continua ricerca tra performance e stile.
Ogni capo diventa una dichiarazione di identità: familiare, contemporanea, profondamente umana.
Come nelle immagini di Weber, anche la collezione non si limita a vestire: abbraccia, protegge, racconta. E fa del legame — tra persone, generazioni, storie — la sua forma più pura di bellezza.