Fashion
28 febbraio 2025

Milano Fashion Week Day 3, le tendenze autunno-inverno 2025/2026

Sfilano Emporio Armani, Cavalli, Etro

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Il mix perfetto tra maschile e femminile di Emporio Armani

La collezione Autunno-Inverno 2025/2026 di Emporio Armani ha saputo coniugare lo stile alla moda prêt-à-porter. Tra le righe un sottotesto concettuale: sugli abiti appaiono carte da gioco, dettagli di assi di cuore e di picche. Come in una partita di carte, anche in passerella ogni azzardo può portare alla vittoria o costare l’intera mano: una metafora che ben rappresenta il gioco delle regole dello stile. Così Emporio Armani osa unendo l’universo maschile a quello femminile: appaiono colletti e polsini in funzione di collane e bracciali, cravatte, completi in velluto e giacche asimmetriche. Particolare attenzione ai materiali, diversi tra loro, tra lane lavate, velluti e jacquard di lana-seta. Dominano i classicissimi toni scuri, sul blu e il nero, con qualche accenno di rosso e verdi brillanti.

Fuoco e fiamme, lo stile vulcanico di Roberto Cavalli

Lava e fuoco sfilano in passerella con la collezione di Roberto Cavalli fw ’25-‘26. Il direttore creativo Fausto Puglisi omaggia la storia. In passerella abiti dall’aria delicata e sofisticata che si ispirano agli scavi di Pompei. Completi camicia e pantalone con stampe dalla resa pittorica camminano in un set total black immerso in luci dalla tonalità rossastra. Abiti di velluto bordeaux accarezzano i corpi, il color porpora si unisce all’oro creando un effetto fuoco e fiamme. Camicie di seta esplodono nel buio e la fantasia pitone torna protagonista, fondendosi con la stampa mosaico. I tessuti nero corvino vengono ricoperti da strisce laviche, a ricordare la potenza del Vesuvio. Profonda la ricerca del team creativo di Cavalli al Museo Archeologico di Napoli. Un lavoro che ha permesso di presentare abiti e capi spalla opulenti, slip dress lingerie arricchiti di ricami preziosi e pietre, mini dress che fanno l’occhiolino ad antiche armature. Sfila una bellezza che non svanisce, che resta, al di là delle mode.

Lo stile onirico secondo Etro

Dall’idea del direttore creativo Marco de Vincenzo di trarre ispirazione dalle antiche leggende degli dèi egizi, in un mix concettuale di teorie cosmologiche e simbolismi mitologici, la sfilata di Etro rappresenta l’unione tra passato e presente. L’arte primitiva si mescola allo stile in un connubio di richiami antichi e forme attuali. Dalle maxi pellicce in lana e i maxi colbacchi, alternando lunghezze, gli abiti sfilano in passerella in un tripudio di colori, layers e fantasie che abbondano su ogni look. Nuove borse, nuovi accessori e una collaborazione con l'artista coreana Maria Jeon, capace di trasformare gli abiti in creazioni uniche dal carattere ibrido e polivalente. La varietà di tessuti è notevole e spazia dalle maglie ricamate alle paillettes luccicanti fino alla lana grezza. L’iconica fantasia paisley tipica del brand domina la pedana, presentandosi in diverse forme per ogni look, tra motivi decorativi e floreali. La troviamo su completi in denim, gonne, maglie, giacche, ma anche su foulard, sciarpe e borse. Non mancano gli accessori tra pendenti, charms e gioielli dal richiamo ancestrale.

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