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30 settembre 2025

Watch party, la nuova tendenza per vedere le sfilate (senza invito)

Dalla Fashion Week ai punti di ritrovo. Il nuovo rito collettivo per i fashion lovers che democratizza la moda

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È da quando esistono la radio e la tv che gli appassionati di sport amano ritrovarsi in luoghi pubblici per tifare la loro squadra preferita, ma chi l’avrebbe mai detto che questa usanza popolare avrebbe contagiato anche il patinato ed elitario mondo della moda?

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Un défilé organizzato negli spazi de La Caserne Credits Getty Images

Ebbene sì, complici il lockdown e la diffusione digitale degli show, anche i fashion lovers oggi hanno creato i loro punti di ritrovo, permettendo anche a chi non ha un invito fisico alle sfilate di partecipare, sentire l’energia collettiva, incontrare altri appassionati e vivere “la moda insieme” grazie al fenomeno dei Watch Party.

Da dove nascono i Watch Party?

Pioniere di questa esperienza collettiva è il fashionista, critico di moda e influencer francese Lyas (pseudonimo di Elias Medini) che dopo essersi visto negare l’accesso ad alcuni défilé ha deciso di organizzare visioni collettive delle stesse, inizialmente come forma di protesta, presto però sfociata in qualcosa di più grande e riconosciuto.

L’astuta idea oggi si è trasformata in un vero e proprio movimento che vanta una community organizzata e attiva di migliaia di persone e, nel corso delle ultime Fashion Week, è stata sdoganata dai confini della capitale francese per contagiare tutte o quasi le capitali mondiali della moda, da New York a Londra, fino a Milano. Proprio in occasione dell’appena conclusa settimana della moda milanese, due locali iconici della città hanno fatto da scenografica ambientazione alla visione collettiva dei defilé di The Attico e Bottega Veneta: il Bar Tommasi in Piazza Giovine Italia e il Bar Basso di Via Plinio.

L’evento si inserisce in quel processo di democratizzazione del fashion business che è cominciato in pandemia e non sembra volersi più fermare, e che raccoglie intorno ai grand tour del prêt-à-porter un indotto economico sempre più importante, generato grazie ad attività culturali ed aggregative collaterali sempre più amate e seguite.

Quali saranno i prossimi appuntamenti?

Così, calato il sipario sulla settimana del prêt-à-porter milanese, ecco gli indirizzi da raggiungere dal 29 settembre al 6 ottobre a Parigi.

Al numero 12 di Rue Philippe de Girard, presso l'Acceleratore di Moda Eco-responsabile, La Caserne, Lyas e il suo team si preparano a una maratona inclusiva dei defilé delle maison più note (Chanel, Dior, Balenciaga, Valentino) intervallata da ospiti speciali, musica e masterclass. Un vero e proprio mini-festival modaiolo e parallelo al calendario degli eventi ufficiali.

Il 5 ottobre, il Shangri-La Hotel si prepara a ospitare il pubblico internazionale accorso in città con una serie di showcase e presentazioni delle collezioni del prossimo Autunno/Inverno.

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Fotografi Shangri‑La Hotel di Parigi Credits Getty Images

Un interessante fenomeno di marketing esperienziale che porta la fruizione della moda a un livello superiore, capace di creare inclusione laddove prima c’era esclusione, comunità invece di élite, e di raggiungere in modo più diretto i consumatori di oggi e domani.

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