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28 agosto 2025

Venezia segreta: i bacari dove brindare durante il Festival

Mentre sul Lido sfilano le star, nel cuore di Venezia il vero spettacolo si gioca nei bacari, le osterie tipiche dove si beve un’ombra di vino e si assaggiano i celebri cicchetti

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Non pensate a tavernette qualsiasi, esistono indirizzi che hanno trasformato la tradizione veneziana dell'aperitivo in un’esperienza raffinata, perfetta (anche) per un pubblico internazionale abituato a lusso e glamour.

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Cos’è un cicchetto? Il suo nome viene dal latino ciccus, che significa “piccola quantità” ed infatti il cicchetto è quello che si definisce uno stuzzichino, perfetto sia a metà mattina che come aperitivo.

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I cicchetti si trovavano solo nei bacari, piccoli locali con pochi posti a sedere dove poter mangiare senza l’uso di posate e trovare cibo e vino a buon prezzo. Insomma, possiamo dire che il primo fast food è nato a Venezia alcuni secoli fa!

Cantina Do Spade – A pochi passi da Rialto, è uno dei locali storici frequentati anche da Casanova. Oggi conserva l’atmosfera autentica, ma con cicchetti ricercati e vini selezionati che attirano attori e registi in cerca di discrezione tra una proiezione e l’altra.

La storia del cicchetto di Venezia è indissolubilmente legata alla storia dei bacari, Cantina Do Spade nasce, infatti, sotto questa veste nell’ormai lontano 1448.

Al Timon – L’indirizzo boho-chic di Cannaregio, amato da creativi e addetti ai lavori.

Si beve seduti sulle barche ormeggiate lungo il canale, tra lampioni e riflessi d’acqua.

Un’atmosfera perfetta per chi cerca lo spirito veneziano con un twist

mondano.

Osteria da Fiore (Bacaro) – Versione più informale di uno dei ristoranti stellati della laguna.

Qui il cicchetto incontra l’alta cucina, con ingredienti selezionati e abbinamenti inediti.

Perfetto per un aperitivo a 5 stelle prima di una serata di gala.

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Enoteca Schiavi – A Dorsoduro, di fronte a un canale pittoresco, è un tempio del vino con oltre 200 etichette e cicchetti celebri come quelli al baccalà mantecato o alle uova di seppia.

Frequentata da habitué e giornalisti internazionali, è una tappa obbligata nei giorni del Festival.

All'Arco- San Polo – Offre cicheti tra i migliori della città. All’aperto pochi tavolini danno sfogo ai limitati spazi interni, dove domina il banco ripieno di paninetti e crostini sia classici, con baccalà mantecato o alla vicentina e sarde in saor, sia con abbinamenti arditi come sopressa e fichi o gorgonzola ed acciughe.

Gli intenditori vanno per farsi un piattino di polipo e i più coraggiosi per la spiénsa o i nervetti con cipolla.

Dal fascino bohemien al glamour più esclusivo, i bacari veneziani diventano in questi giorni il vero backstage della Mostra del Cinema: un palcoscenico discreto dove attori, registi e fashion editor si mescolano ai veneziani doc, brindando con un calice di Prosecco o uno Spritz.

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