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L'intervista22 novembre 2025

Martina Nasoni e il trapianto di cuore: "È stato come accogliere una vita dentro di me"

Martina Nasoni, la cui storia ha ispirato il brano di Irama "La ragazza con il cuore di latta", parla a Verissimo del trapianto di cuore: "Ho salutato il mio vecchio cuore come se fosse mio figlio"
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Martina Nasoni ripercorre a Verissimo la sua storia, che ha ispirato il brano di Irama La ragazza con il cuore di latta e parla della sua vita, segnata da una patologia cardiaca, la cardiomiopatia ipertrofica, che la ragazza ha ereditato da sua madre.

"Ho iniziato ad apprendere di avere questa cosa da subito, dai tre anni. Sin da bambina prendevo le mie medicine. All'inizio per me era una cosa normale, poi crescendo ho capito che gli altri facevano cose diverse da me. Per esempio amavo la danza, ma a un certo punto non riuscivo più a ballare, mi si annebbiava la vista, mi girava la testa", ricorda Martina Nasoni, 27 anni, che all'età di 12 anni ha affrontato un impianto di pacemaker.

Martina Nasoni ammette che negli anni ha accumulato una grande rabbia a causa della sua malattia: "È come avere il cervello che vuole fare dieci, ma il corpo riesce a fare sette. Ti senti sempre un passo indietro a tutto e tutti e forse un passo indietro anche a te stessa. Questo crea rabbia in una ragazza giovane".

Lo scorso agosto, Martina Nasoni è stata sottoposta a un trapianto di cuore. "Oggi il trapianto non è più visto come l'ultima spiaggia come accadeva prima, ma come un inizio. Con i medici abbiamo deciso di porre fine alla malattia il prima possibile. Non pensavo che la mia vita potesse cambiare così tanto", afferma la vincitrice di Grande Fratello 16.

Martina Nasoni ricorda come ha salutato il suo vecchio cuore: "È stato un momento molto intenso, era un po' come se salutassi mio figlio. Gli ho chiesto scusa perché avrei voluto portarlo ancora con me, ma non era possibile. L'ho accompagnato verso la morte, cercando di calmarlo e dicendo: 'Sei stato grande fino a adesso, ma è arrivato il momento di riposare'. Quando mi sono svegliata dopo l'intervento, tutta la rabbia che nella vita avevo sentito non c'era più".

Martina Nasoni racconta anche come sia la sua vita con un nuovo cuore: "Non so nulla sul donatore, ma ho dato un nome al mio nuovo cuore: l'ho chiamato Liam. L'ho sentito subito mio e ho cercato di fargli strada dentro di me. È stato come accogliere una vita dentro di me. Ogni cosa che vivo non mi sento mai sola. Grazie alla donazione degli organi, una persona mi ha permesso di iniziare a vivere davvero".