Achille Costacurta ripercorre a Verissimo la sua storia, segnata da diversi momenti bui, ma anche dalla luce della rinascita.
Sin da bambino Achille Costacurta ha iniziato ad avere dei problemi comportamentali a scuola. "Mi arrabbiavo se percepivo delle ingiustizie. Ho iniziato a capire che ci fossero dei problemi quando non mi hanno ammesso all'esame di terza media anche se avevo buoni voti. Non mi hanno ammesso per il comportamento", racconta il figlio di Martina Colombari e Billy Costacurta. Achille Costacurta, 21 anni, ha cambiato diverse scuole nel corso degli anni e in prima liceo ha iniziato ad avvicinarsi alle sostanze: "Ho iniziato fumando le canne e sono andato avanti fino ai 19 anni". Con gli anni l'abuso di sostanze è diventato sempre più grave, tanto che Achille ha subito sette Tso nella sua vita.
Inoltre a un certo punto è finito in un istituto penale minorile dove ha trascorso un anno e sette mesi. "Mi hanno trovato un coltello e un manganello nell'armadietto della scuola ed era partita la denuncia", spiega il figlio di Martina Colombari e Billy Costacurta. Proprio in questo centro, Achille arriva a tentare il suicidio: "Non ce la facevo più a stare lì. Ho preso sette boccette di metadone e sono entrato in coma".
Dei suoi genitori, Achille Costacurta racconta: "Sono sempre stati dolci. Quando ero piccolo giocavano sempre con me. Quando ero nel centro penale minorile, mia mamma mi scriveva ogni giorno delle lettere e poi quando ci vedevamo mi dava i quaderni". La rinascita di Achille Costacurta è iniziata dopo un viaggio: "In Colombia avevo abusato di sostanze, quando sono tornato sono andato in una clinica in Svizzera". Proprio in Svizzera, il figlio di Martina Colombari e Billy Costacurta ha iniziato a vedere la luce, dopo la diagnosi di ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività). "Lì mi hanno spiegato che volevo curare i miei traumi con la droga e mi hanno aiutato a trovare una soluzione, sono stati gli unici. Oggi prendo un farmaco per l'ADHD. Non ho più fatto uso di sostanze".