Dal body shaming alla maternità: Millie Bobby Brown si è raccontata in un'intervista a Vogue. "È stato un percorso bellissimo, incredibile, ci ha già insegnato così tanto”: sono state le prime parole che l'attrice, 21 anni, ha affidato a Vogue dopo aver reso noto di aver adottato una bambina insieme al marito Jake Bongiovi. "La prospettiva è tutto. Le piccole cose diventano molto più preziose. Le nostre giornate sono piene di coccole, risate e amore. È solo gioia infinita”, ha aggiunto. Per quanto riguarda la nuova vita da genitori: "Io e Jake siamo al 50 e 50 in tutto. Per questo sono così grata di averlo come compagno di vita, è il papà migliore che potessi immaginare".
Millie Bobby Brown non ha voluto però rispondere nel corso dell'intervista a una domanda sulla personalità della figlia. "Non lo farò. Per me è davvero importante proteggerla e proteggere la sua storia finché un giorno, se vorrà, potrà raccontarla lei stessa. Non è mio diritto metterla sotto i riflettori contro la sua volontà. È nostro compito, come genitori, proteggerla", ha spiegato l'attrice, che non ha intenzione di rivelare nemmeno il nome della figlia: "Non riveleremo nemmeno il suo nome finché non sarà pronta a decidere da sola".
L'attrice ha parlato della sua storia d'amore con Jake Bongiovi, figlio di Jon Bon Jovi, a cui è legata dal 2021 e che ha sposato nel 2024, prima con una cerimonia intima e poi con matrimonio in Toscana. Riguardo alla decisione di sposarsi a 20 anni, l'attrice dice: "Sapevo di essere giovane, ne sono consapevole. Ma non posso dirlo abbastanza: quando incontri quella persona, lo sai". E del marito dice: "Mi lascia essere me stessa. È per questo che lo adoro".
Nel corso dell'intervista, Millie Bobby Brown ha parlato anche del delicato tema del body shaming di cui è stata vittima più volte negli ultimi anni. "Per qualche motivo, le persone non riescono ad accettare che io cresca. Agiscono come se dovessi restare congelata nel tempo e siccome non lo faccio, divento un bersaglio", aveva già detto in passato.
Riguardo agli attacchi sul suo aspetto fisico, l'attrice ha raccontato di essere stata presa di mira sia sui social sia su alcuni media che ne hanno criticato ferocemente il look. A questo proposito ha fatto un esempio degli attacchi ricevuti: "'Oh mio Dio, cosa si è fatta al viso?', 'Perché è diventata bionda?', 'Sembra una sessantenne!'. Rispetto il giornalismo. Amo leggere articoli sulle persone che ammiro e sapere cosa fanno. Capisco che esistano i paparazzi - anche se è invasivo, anche se per me fa schifo - so che è il vostro lavoro, ma non potete, già nel titolo, colpirmi in quel modo. È sbagliato ed è bullismo. Soprattutto verso ragazze giovani, nuove dell’ambiente, che già mettono in discussione tutto".
L'attrice ha anche spiegato perché ha voluto sollevare il tema e diventare a 14 anni la più giovane Ambasciatrice UNICEF della storia. "Non posso zittire 500 milioni di persone dietro ai loro telefoni. Quindi qual è la via realistica? Credo sia sollevare e dare forza ai giovani. Possiamo reagire più forte? Possiamo instillare amore per sé stessi e fiducia nelle ragazze, in modo che credano in sé stesse indipendentemente da ciò che viene detto di loro? Io questo posso farlo. Questo lo farò".