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08 settembre 2022

Meghan Markle parla della sua adolescenza: "Ero il brutto anatroccolo"

"Non mi sono mai sentita attraente. Ero molto timida, e sempre sola", ha raccontato Meghan Markle a Mindy Kaling nella terza puntata del suo podcast Archetypes

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Meghan Markle parla della sua adolescenza: "Ero il brutto anatroccolo"

Meghan Markle, nella terza puntata del suo podcast Archetypes dal titolo The Stigma of the Singleton, ha parlato con l'attrice Mindy Kaling di come ha trascorso la sua adolescenza, dicendo di essersi sentita il "brutto anatroccolo" che non veniva considerato dai compagni: "Non mi sono mai sentita attraente. I miei amici al college si baciavano, si innamoravano, perdevano la verginità. A me non succedeva niente". "Non ho mai avuto nessuno con cui sedermi all'ora dei pasti. Ero molto timida e sempre sola", racconta Meghan parlando del periodo delle scuole medie e superiori. La duchessa di Sussex racconta dice di aver avuto "una grande criniera riccia e crespa e un enorme spazio tra i denti. Ero la la ragazza intelligente. Per questo decisi di diventare la presidentessa del club multiculturale, la presidentessa di classe del secondo anno e la presidentessa del club francese. E così avevo riunioni anche all'ora di pranzo, quindi non dovevo preoccuparmi di chi mi avrebbe fatto compagnia". Markle aveva già raccontato della sua vita nella seconda puntata del suo podcast quando, con Mariah Carey, aveva condiviso le difficoltà di essere birazziali, che sia la duchessa sia la cantante hanno vissuto sulla loro pelle sin da piccole. "Se c'è un momento nella mia vita in cui è stato tutto più concentrato sulla mia razza, è stato quando ho iniziato a frequentare mio marito Harry. Solo in quel momento ho iniziato a capire cosa significasse essere trattata come una donna di colore. Perché fino ad allora ero stata trattata come una donna birazziale. Le cose sono davvero cambiate", ha raccontato la duchessa di Sussex, la cui madre Doria Loyce Ragland è afroamericana, mentre il padre Thomas Wayne Markle è americano.

Meghan Markle e il razzismo

Meghan Markle, dopo la morte dell'afroamericano George Floyd - ucciso a maggio del 2020 a Minneapolis dopo essere stato fermato dalla polizia - in un videomessaggio rivolto ai maturandi dell'Heart High School, il suo ex liceo di Los Angeles, parlando del razzismo aveva raccontato: "Mi dispiace così tanto che dobbiate crescere in un mondo in cui questo è ancora presente". "Avevo 11 o 12 anni e c'erano questi disordini innescati da un insensato atto di razzismo. Ricordo il coprifuoco e ricordo che correvo verso casa mentre vedevo cenere cadere dal cielo. Ricordo di aver visto uomini sul retro di un furgone pieno zeppo di fucili e pistole. E quei ricordi non spariscono", aveva aggiunto la duchessa di Sussex, ricordando la sua adolescenza. Mentre, nel corso della controversa intervista rilasciata a Oprah Winfrey lo scorso anno con il marito, Meghan aveva raccontato che il suo primogenito Archie, 3 anni, sarebbe stato vittima di razzismo all'interno della royal family: "C'erano preoccupazioni e conversazioni su quanto sarebbe stata scura la sua pelle dopo la nascita. Nei mesi in cui ero incinta, ci dissero che non gli sarebbe spettato nessun titolo né gli sarebbe stata garantita la sicurezza". Meghan Markle - che a settembre è tornata nel Regno Unito e in Europa con il principe Harry per alcuni impegni legati a enti di beneficenza - nella prima puntata del suo podcast, invece, aveva incontrato l'amica Serena Williams, alla quale aveva rivelato un episodio spiacevole accadauto nel 2019 durante il tour in Sudafrica con il principe Harry e il loro primogenito. Nel video sotto, la storia di Meghan Markle, da star di Hollywood a duchessa ribelle.

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