Giuseppe Giofrè, la foto dei suoi genitori con Jennifer Lopez: “Come un bambino al suo primo saggio di danza”
Il ballerino ha condiviso l'importante momento vissuto con la famiglia al concerto di Jennifer Lopez a Lucca: "Io su quel palco come un bambino che cerca lo sguardo della mamma e sente il mondo esplodere dentro"

Giuseppe Giofrè, 32 anni, ha condiviso sui social un tenerissimo post per raccontare il momento importante vissuto durante il concerto di Jennifer Lopez a Lucca. In tour con la cantante internazionale, il ballerino calabrese ha vissuto una bellissima emozione proprio nell'unica tappa italiana, infatti sotto il palco a sostenerlo c'era la sua famiglia.
Giuseppe Giofrè, che collabora con Jennifer Lopez da 12 anni, ha accompagnato le foto, di questa serata speciale della sua carriera, con una emozionante didascalia: "Italia, mi hai lasciato con il cuore pieno di gioia. La mia famiglia lì, in prima fila, occhi lucidi e sorrisi fieri. Io su quel palco, come un bambino al suo primo saggio di danza, che cerca lo sguardo della mamma e sente il mondo esplodere dentro".
Il ballerino, nel post, ha ringraziato anche i suoi fan per il calore con cui lo hanno accolto: "E poi ci siete voi. La vostra voce che diventa un’onda, il mio nome urlato come un’eco che non dimenticherò mai. Jennifer condividere il palco con te è una pura gioia".
Giuseppe Giofrè e l'amore per i genitori
Per inseguire il suo sogno, Giuseppe Giofrè ha lasciato l'Italia e si è trasferito a Los Angeles, dove ha costruito la sua carriera. Ospite a Verissimo, il ballerino aveva raccontato: "L'Italia mi manca, mi manca la mia famiglia, il cibo italiano, ma a Los Angeles sto bene, ho le mie persone lì, la mia routine, il mio bar preferito, degli amici italiani. Anche lì mi sono creato la mia bolla in cui sto bene".
Ma nonostante il sogno che prende forma, il ballerino sempre a Verissimo non ha nascosto la nostalgia di casa e il profondo amore per i genitori Rossella e Antonio: "Mi dispiace di non vedere invecchiare i miei genitori. Torno in Italia e vedo una ruga in più a mamma e capisco di aver perso un pezzo di vita di mia mamma. E lo stesso vale per il mio papà".
Giuseppe Giofrè ha poi confessato anche la sofferenza di veder crescere i suoi nipoti a distanza: "Sono riuscito, per la prima volta, a tenere in braccio il mio nipotino più piccolo Enea, quando aveva due mesi. Con i miei nipotini più grandi, Mattia e Swami, non ci ero riuscito".