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IL RICORDO
22 giugno 2022

Gerry Scotti: "Il mio grande rimpianto è di non aver potuto aiutare i miei genitori"

"Col tempo ho imparato che in fondo i soldi non cambiano la vita quando avvengono queste tragedie", ha raccontato Gerry Scotti in un'intervista

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Gerry Scotti, 66 anni ad agosto, ha rilasciato un'intervista a Muschio selvaggio - il podcast ideato e condotto da Fedez e Luis Sal - nella quale ha ricordato i suoi amati genitori, scomparsi venti anni fa. "Nello stesso giorno ho perso mio papà e mia mamma, una il giorno, l'altro la notte. Nonostante fossi già famoso e benestante, il mio grande rimpianto è di non averli potuti aiutare", ha raccontato il conduttore parlando del padre Mario, operaio che lavorava alle rotative del Corriere della Sera, e della madre Adriana, che era una casalinga. "Questo è uno dei più grandi rimorsi che mi resta addosso e che mi fa capire il vero valore dei soldi, che aiutano sì, ma solo a togliersi degli sfizi. Non era tra i miei obiettivi personali diventare milionario, col tempo ho imparato che in fondo i soldi non ti comprano ciò di cui hai bisogno veramente", ha aggiunto Gerry Scotti, che ha poi ricordato anche un aneddoto legato proprio a quell'evento, quando era all'apice della notorietà. "Non ho vergogna a dirvi che quando ero all'obitorio da mia madre - purtroppo quando è venuta a mancare venti anni fa non cerano i cellulari - una chiassosa compagnia di parenti del feretro vicino mi ha visto. Così sono venuti dentro con dei pezzi di carta e mi hanno detto: Ci fai un autografo? Io non sapevo se dargli una testata o mettergli le mani addosso. Poi ho guardato mia mamma e ho firmato", ha raccontato il conduttore, e Fedez ha commentato: "Io gli avrei dato una testata". Gerry Scotti, rivolgendosi poi al cantante - che a maggio aveva rivelato proprio nel suo podcast che il tumore, che lo ha colpito, aveva cambiato il suo rapporto con i soldi - ha aggiunto: "Ho letto molte tue interviste dopo la malattia, e mi sono ritrovato nelle tue parole. I soldi non cambiano la vita quando avvengono queste tragedie".

L'adolescenza di Gerry Scotti

Virginio Scotti, questo il vero nome del conduttore - che è nato in provincia di Pavia il 7 agosto del 1956, ma è cresciuto a Milano dove si sono trasferiti i genitori quando era piccolo - parlando poi della sua adolescenza in famiglia, ha raccontato: "Mio padre lavorava di notte, ma di giorno era sempre lì a sostenermi. Ai tempi in cui ero ragazzo avere un lavoro fisso e una casa era già un sogno, non aspiravo di certo ad avere quello che ho ora". "Passavo le giornate con gli amici seduti sui marciapiedi a scommettere su che macchina sarebbe passata di lì, ma ciò nonostante i miei genitori mi hanno sempre sostenuto", ha aggiunto Gerry Scotti, che dopo le scuole medie ha frequentato il liceo classico per poi iscriversi a Giurisprudenza.

Gerry Scotti ricorda i suoi genitori a Verissimo

Gerry Scotti, ospite a Verissimo lo scorso dicembre, aveva parlato dei suoi genitori: "Papà Mario e mamma Adriana erano una bellissima coppia". "I miei genitori non erano felici che intraprendessi la carriera in tv e in radio. Avendo fatto Giurisprudenza sognavano che facessi l'avvocato. Quando ho detto loro che andavo a fare la radio per sei mesi non mi hanno parlato", aveva svelato il conduttore a Silvia Toffanin Gerry Scotti - che a dicembre del 2020 è diventato nonno - guardando poi una sua foto da bambino insieme ai genitori, aveva detto: "Così piccolo vedo oggi una certa somiglianza con mia nipote Virginia".

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