Evelina Sgarbi torna a Verissimo per commentare le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi in tv da suo padre Vittorio. "Quella di Evelina mi è sembrata una richiesta che nasceva dal desiderio di ottenere un'attenzione che non aveva ottenuto prima, quindi di trovare un padre, quello che si era atteso e non si era trovato, per cui l'idea che io avessi dei problemi interiori, dei turbamenti e delle difficoltà o dei disagi è una forma di risposta, un modo con cui ha cercato di mettersi in evidenza e di far vedere quello che lei chiedeva e voleva. Quindi capisco quello che ha fatto, ma lo trovo fuori misura e fuori logica", sono state le parole di Vittorio Sgarbi a Bruno Vespa nel programma Cinque minuti.
"Le immagini parlano da sole. Anche se ha ammesso delle mancanze che ha avuto nei miei confronti, il focus è la sua salute. Non sto agendo per cercare un'attenzione da lui. Basta guardarlo: fatica a parlare, non guarda mai l'interlocutore, ha lo sguardo fisso sul libro che è preso a sfogliare. Io vedo che non sta bene e trovo sia assurdo che gli abbiano permesso di andare a parlare in tv in queste condizioni", commenta la figlia di Vittorio Sgarbi e Barbara Hary.
Evelina Sgarbi, 25 anni, spiega anche il suo punto di vista sulle condizioni del padre: "Continuo a pensare che sia plagiato dalle persone che gli stanno intorno. Credo che sia intossicato anche dai farmaci perché sembrava avesse anche dei tic. Ha un aspetto trasandato, lo vedo sporco con la barba non curata". La figlia di Vittorio Sgarbi e Barbara Hary non esclude che il padre possa essere anche ricattato: "Probabilmente ha fatto delle cose non del tutto giuste per cui magari è ricattato dalle persone accanto a lui, tra cui la stessa compagna che potrebbe sapere delle cose che potrebbero metterlo nei guai".
Per quanto riguarda la sua richiesta di nominare un amministratore di sostegno per suo padre: "Penso che loro temono questa cosa perché evidentemente c'è qualcosa da nascondere. Altrimenti non avrebbero paura. Ed è per questo che attaccano continuamente me".