Omicidio Sharon Verzeni, la zia lascia una lettera sul luogo del delitto: "Il pensiero fisso su Sharon"
La zia di Sharon Verzeni ha posizionato una lettera sul luogo del delitto. A Pomeriggio Cinque News, le parole della zia di Sharon
"Era timida, riservata, una vita normalissima. Nessun colpo di testa. Era semplice".
A Pomeriggio Cinque News, la testimonianza di Giusy, zia di Sharon Verzeni, la 33enne accoltellata a Terno d'Isola: "L'ho vista un mesetto fa. È andata solo una sola volta a Scientology. È impossibile avere Sharon come nemica".
Una lettera anonima è stata posizionata sul luogo del delitto di Sharon. L'inviata Ilaria Dalle Palle rivela l'identità dell'autore della lettera: "Ieri pomeriggio è stata messa questa lettera anonima scritta a mano. Una lettera importante. All'inizio si pensava che fosse stata scritta da una delle venti persone che giravano in bicicletta in zona. Si è scoperto oggi che la lettera è stata scritta dalla zia materna di Sharon, la zia preferita di Sharon".
Nella lettera, la zia di Sharon fa un appello a chiunque sappia qualcosa e possa aiutare nelle indagini: "Caino è chiunque non parli, è chiunque non dica la verità. Caino è chi sa ma rimane nel silenzio e nell'ombra e fa finta di niente. Il pensiero è fisso su Sharon e sulla parola perché".
Pomeriggio Cinque News aveva intervistato un super testimone sul caso di Sharon Verzeni interrogato dagli inquirenti: "Sono stato in casa tutta la sera, ho guardato la tv. Quando i carabinieri mi hanno fatto vedere il filmato di quella notte, ho detto che ero io. Sono uscito a fumare alle 00:25. Ho parlato tre ore e mezza con i carabinieri. Io dal mio terrazzo non vedevo nessuna bicicletta. Io non vedevo dopo l'angolo. Non ho sentito nulla perché non avevo l'apparecchio acustico. Senza quello non sento niente".