Aurora Maniscalco morta a Vienna, la testimone: "Ho sentito una lite accesa"
Pomeriggio Cinque News torna sul caso di Aurora Maniscalco, l'hostess italiana morta a Vienna dopo essere caduta dal balcone di casa
Pomeriggio Cinque News torna sul caso di Aurora Maniscalco, la hostess italiana morta a Vienna dopo essere precipitata dal balcone della casa nella quale viveva insieme al fidanzato. La giovane è deceduta a 24 anni lunedì 23 giugno dopo 36 ore di agonia. Nella notte tra sabato 21 e domenica 22 giugno l'hostess si sarebbe trovata a casa con il fidanzato, con il quale avrebbe avuto una lite. Il ragazzo, 27 anni, non sarebbe riuscito a impedirle di cadere dal balcone.
L'inviato della trasmissione condotta da Alessandra Viero, Vincenzo Rubano, ha intervistato una testimone importante per questa vicenda. "Ho solo sentito una discussione accesa, piangere, urlare, sentivo soltanto urla a grida - racconta la donna ai microfoni di Pomeriggio Cinque News - Allora ho chiamato la polizia e sono scesa in cortile ed è arrivata altra gente e hanno detto 'l'ambulanza è qui, la polizia è qui'. Siamo dovuti tornare nelle nostre case. Ci sono sette piani e il terzo piano è molto alto, più di 10 metri. Sono così dispiaciuta per quanto accaduto, è stato così veloce e inaspettato. Ci sono troppe donne che muoiono in tragiche circostanze".

In collegamento da Vienna anche Francesco Maniscalco, il papà di Aurora. Nel corso della puntata di Pomeriggio Cinque News del 25 giugno l'uomo aveva dichiarato: "Io vorrei chiedere come mai le autorità austriache non mi hanno contattato loro vedendo la gravità dell'accaduto, ma sono stato contattato dal ragazzo di mia figlia con il telefono di mia figlia. Non capisco la polizia che indagini abbia fatto per non sequestrare l'immobile, il cellulare. Nella telefonata (il fidanzato di Aurora, ndr) mi ha detto testuali parole 'Francesco tua figlia si è buttata dal balcone'. Io ho pensato fosse pazzo, ho preso subito un aereo per Vienna".