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Cronaca
30 maggio 2025

Delitto di Garlasco, l'avvocato di Andrea Sempio: “L’impronta 33 non dimostra nulla”

A 18 anni dal delitto di Chiara Poggi, a Pomeriggio Cinque l’avvocato di Andrea Sempio spiega il valore dell’impronta 33

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Pomeriggio Cinque torna a occuparsi delle ultime notizie sul caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nell’agosto 2007, dopo la riapertura delle indagini. Il programma condotto da Myrta Merlino si concentra sulla figura di Andrea Sempio, già finito tra i sospettati in passato.

Nel programma interviene l’avvocato Angela Taccia, che lo difende, per commentare gli ultimi sviluppi, a partire dalla cosiddetta impronta 33, una traccia rilevata sul muro delle scale vicino al luogo del ritrovamento del corpo: "Ad oggi direi nessun valore. Non trovo niente di strano che possa essere di Andrea Sempio", dichiara Taccia. "Il nostro assistito ha sempre chiarito di aver frequentato quella casa in ogni parte, tranne la camera matrimoniale dei genitori di Chiara. È un’impronta che non ha del sangue al suo interno".

L'avvocato parla anche del post pubblicato dall’avvocato sul suo profilo privato, proprio nel giorno degli interrogatori incrociati a cui Sempio non si è presentato: "Mi sembrava opportuno scrivere: Va bene, combattiamo, combatteremo. Cioè, se c'è una cosa da affrontare, si affronta senza paura, soprattutto quando uno si sente nel giusto", spiega Taccia, aggiungendo che non ha mai ricevuto richiami disciplinari.

Taccia avrebbe denunciato minacce ricevute via email, ricevendo solidarietà anche dagli avvocati delle altre parti, tra cui Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia Poggi, e un membro della difesa di Alberto Stasi.

L'avvocato di Andrea Sempio parla a Pomeriggio Cinque
L'avvocato di Andrea Sempio parla a Pomeriggio Cinque

Quanto all’umore del suo assistito: "Lui è sereno per quanto può esserlo. Ha la forza della coscienza pulita", dice l’avvocato, "ma ha paura che se si crea il mostro mediaticamente, poi le cose possano cambiare".

Sempio avrebbe paura di poter essere vittima di un errore giudiziario, conclude Taccia. Intanto, le indagini proseguono, mentre anche i contenuti di una chiavetta USB appartenuta a Chiara Poggi, con file su omicidi, abusi e disturbi alimentari, tornano a essere esaminati per capire se possano rivelare nuove dettagli sulla vicenda.

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