L’avvocato Massimo Lovati, storico difensore di Andrea Sempio, coinvolto nel caso Garlasco, sarebbe in attesa della decisione della famiglia Sempio sul suo futuro professionale. Il legale interviene in diretta a Dentro la Notizia, affrontando le accuse e le polemiche legate al suo stile difensivo: "Sono ancora l’avvocato di Andrea Sempio. Non ho avuto nessuna comunicazione. Lui mi ha chiesto di soprassedere per qualche giorno, era venerdì, e stiamo aspettando", dichiara Lovati.
Massimo Lovati non avrebbe deciso di autosospendersi dalla difesa: "Io rimango fino a quando mi si lascia rimanere".
Lovati chiarisce anche la sua controversa espressione riferita alla famiglia Sempio: "La frase cervello come una capra l’ho detta come conseguenza di un’intercettazione dove si diceva che erano in balia degli avvocati. Ho spiegato che significa che pendevano dalle labbra dell'avvocato. Siccome sono ignoranti, tra virgolette, in materia, e siccome è una mia strategia quella di offendere anche, talvolta, i miei clienti, ho parlato così".
Per Massimo Lovati, quindi, insultare i propri assistiti sarebbe una strategia vincente: "Io faccio presa sui giudici criticando i miei clienti". Poi precisa: "Quando ho detto ignoranti, intendevo in materia giuridica. Magari sono più ignorante io in altri campi, nel calcio o nella musica leggera".
Nel corso dell’intervista, il legale commenta anche le cifre circolate sul compenso ricevuto dalla famiglia Sempio: "Non ho preso 30mila euro, ma solo un terzo di quella somma. Se faccio i conti con le mie tabelle, altro che 30mila: minimo erano 130mila. Ho lavorato otto mesi in un caso così".