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CRONACA22 ottobre 2025

Garlasco, l’avvocato di Lovati sullo scontrino di Sempio: "Potrebbe essere un boomerang"

L’avvocato di Massimo Lovati, Fabrizio Gallo, a Dentro la Notizia mette in discussione la solidità dell’alibi di Andrea Sempio fondato sullo scontrino del parcheggio del 13 agosto 2007
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L'Avvocato Fabrizio GalloL'Avvocato Fabrizio Gallo

A Dentro la Notizia, l’avvocato Fabrizio Gallo, legale di Massimo Lovati, commenta l’alibi di Andrea Sempio, basato sullo scontrino di un parcheggio datato 13 agosto 2007, elemento chiave nell’archiviazione della sua posizione nel caso Chiara Poggi: "Chiunque metteva l’occhio attento nelle carte processuali si sarebbe accorto che questo scontrino, a mio avviso, traballava".

Gallo dichiara: "Io non voglio entrare nel merito del processo, perché è seguito da due validissimi colleghi. Però una volta che mi sono confrontato con il mio assistito e ho visto le carte, ho cercato se ci fossero dei riscontri a questo scontrino".

Secondo il legale, la circostanza stessa del deposito del documento susciterebbe dubbi: "Il contesto è strano perché lui non era indagato né gliel’avevano chiesto. Se poi lo scontrino mi colloca in una forchetta di tempo che va dalle 10:18 alle 11:18, e a quel tempo il medico legale aveva stabilito che questo è esattamente il momento in cui è morta Chiara Poggi, è chiaro che o è forte il mio alibi nel presentare lo scontrino o altrimenti questo diventa indizio di reità grave, di responsabilità".

Gallo aggiunge: "Può essere non un boomerang, come lo definisce qualcuno, ma un missile contro la difesa".

Sulle voci secondo cui il suo assistito potrebbe diventare un testimone d’accusa contro Sempio, l’avvocato ha chiarisce: "Lovati sposa ancora la sua tesi".

Gallo ribadisce la propria posizione tecnica: "Dopo 35 anni di professione, leggendo le carte, ho provato un certo tremore. Ricordiamoci che lo scontrino è l’elemento fondamentale dell’archiviazione, è l’elemento fondamentale dei negazionisti. Lo scontrino colloca lui a Vigevano, ma il problema è che non c’è la prova regina, non c’è riscontro a quello che lui dice. Le sue celle non hanno mai agganciato, non lo collocano mai a Vigevano".

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