A Dentro la notizia parla il dirigente scolastico dell’istituto paritario di Brescia che dichiara l’idoneità alla terza elementare della figlia maggiore della famiglia nel bosco, una decisione che sarebbe avvenuta dopo le affermazioni della tutrice sulla presunta incapacità della bambina di scrivere il proprio nome.
Il dirigente chiarisce innanzitutto l’approccio adottato nella valutazione: "Non tutti i bambini sono allo stesso livello e quindi noi abbiamo ritenuto che comunque per la terza elementare sicuramente andrà seguita, andrà potenziato il suo percorso". Precisa però che il giudizio va inserito nel contesto corretto: "Per quello che abbiamo visto, per come ha risposto anche alle interrogazioni, abbiamo riscontrato chi sia idonea al passaggio della terza".
Sul fronte istituzionale, la scuola ribadisce la piena collaborazione con le autorità competenti: "Noi siamo in dialogo costante con il Ministero dell'Istruzione, l'ufficio regionale che ci ha già chiesto tutta la documentazione, quindi rispondiamo direttamente per canali ufficiali".
Le parole del dirigente arrivano mentre la vicenda giudiziaria della famiglia prosegue davanti alla Corte d’Appello dell’Aquila, dove i genitori Nathan Trevallion e Catherine Birmingham avrebbero presentato documenti che attestano un cambio radicale di impostazione, dall’adesione ai vaccini di protocollo alla rinuncia alla scuola parentale, con l’obiettivo di riabbracciare i loro tre figli e tornare a una vita familiare ordinaria.