Durante la semifinale del Grande Fratello, Giulia Soponariu, prima finalista di questa edizione, scoppia in lacrime raccontando il trauma del rapimento subito quando aveva appena tre anni.
Giulia ripercorre i ricordi legati a quel giorno, ambientati nel parco dietro casa: "Io abitavo in un palazzo, dietro il mio palazzo c'era questo parco privato e io giocavo spesso con questa ragazza che era molto più grande, aveva quasi 14 anni. Io ero piccola, avevo quasi quattro anni, cioè io giocavo col suo monopattino perché me lo prestava e le giocavo col mio camioncino delle Barbie".
La concorrente continua: "Mi chiamò, mi disse Vuoi provare la mia bici? Iniziai a seguirla in un vialetto molto stretto, ad una certa si fermò e io sono salita in un furgone bianco. E da lì Blackout".
Giulia spiega di essere stata rapita: "Sono stata presa da due persone sconosciute e sono stata ritrovata dopo due ore". L’unico ricordo lucido è quello del ritrovamento: "Io mi ricordo solo che mi sono svegliata in questo benzinaio abbandonato. Mi ricordo solamente che urlavo".
"È una cosa che non mi ha ferita da piccola sul momento. A me ha ferito crescendo. Al giorno d'oggi", spiega Giulia, che ammette che molte delle sue fragilità derivano da quell’evento: "Credo che le mie ansie, le mie paure siano date anche da quello. Io fino all'età di 11 anni ho avuto paura di dormire da sola". Ancora oggi restano dei segni: "Ancora adesso magari mi giro, mi guardo intorno, ho paura di uscire da sola".
"I miei hanno passato l'inferno in quelle ore", racconta parlando del senso di colpa della madre: "Mia mamma si è sentita tanto in colpa. È bastato un minuto che mia mamma si è girata".