
Cascia, fine 1300. Un drappello di cavalieri ghibellini torna da una cavalcata, da un'azione violenta contro i guelfi di un paese vicino. Passando vicino all'orto del monastero, i cavalieri vengono rimproverati per la loro baldanza da Rita Lotti, una giovane ragazza bella e mora. Paolo Mancini, nascosto dietro l'elmo, avanza verso di lei apparentemente minaccioso. Il suo però non è un gesto d'odio, ma di pace. Il giovane ha salvato dalla razzia una neonata che pone tra le braccia della ragazza. Rita nota il suo anello. Durante una festa, Guido Cicchi, rappresentante della fazione ghibellina, spartisce le terre conquistate. C'è presente tutta la famiglia Mancini: il vecchio Ferdinando e i figli Bernardo, Paolo e Francesco. Cicchi offre metà delle sue terre a Domenico Tiepoli, amico di Paolo. Dietro il gesto c'è però uno sgarbo.