Loredana Bertè: "Quando vedevo mio padre massacrare di botte mia madre"
Ospite a Verissimo, Loredana Bertè racconta le violenze subite nella sua vita, a partire da quelle tra le mura domestiche: "Il nostro era un padre-padrone, quando partiva la musica di Beethoven qualcuna stava per essere menata a sangue"
Ospite nella puntata di Verissimo dedicata alle donne, Loredana Bertè racconta le violenze incontrate nella sua vita, sin da bambina: "Le prime violenze le ho subite tra le mura domestiche: mia mamma era il centro della violenza del nostro padre-padrone, che fortunatamente dopo 4 femmine se n'è andato", ricorda la cantante. "Ho visto tante volte mio padre massacrare di botte mia madre, anche all'ottavo mese di gravidanza. Quando si metteva la musica di Beethoven in casa, voleva dire che qulacuna staav per essere picchiata a sangue. Mio padre l'ho rivisto al funerale di Mimì dopo 40 anni, e anche in quell'occasione mi ha menato".
Perché sua mamma non si è ribellata? "Era stata una moglie-bambina, lui si è approfittato di lei. Oggi non ci sono più né mio padre, né mia madre nella mia vita: quando è morto mio padre non mi ha dato nessun dolore". Dopo le violenze domestiche, Loredana Bertè a 17 anni è stata violentata da un ragazzo: "Io ero vergine e mi sentivo in colpa perché sono stata io a seguurlo fino a un certo punto. Mi ha portata in un vero scannatoio, mi ha riempito di botte e mi ha violentata. Da lì per anni non ho più voluto avere a che fare con gli uomini. Ma oggi lo so: non è colpa nostra".