Roberta Rei condivide a Verissimo il dolore dell'aborto spontaneo, di cui aveva parlato per la prima volta sui social lo scorso agosto.
"Ho scritto quel post sui social perché speravo di dare un aiuto alle donne che stavano vivendo l'esperienza che ho vissuto anche io. Credo che ci sia ancora troppa poca sensibilità quando si parla di aborto. Quello che ho vissuto poteva essere evitato. Si poteva evitare che io prima di entrare in sala operatoria vedessi le mamme che, giustamente, si accarezzavano il pancione prima di dare alla luce i loro figli. Come si poteva evitare che io sentissi la voce dell'infermiera dire: 'Dieci minuti e abbiamo finito, abbiamo aspirato tutto'. Per me è stata una violenza. Il dolore c'è e ci sarà sempre, ma per me è stata una doppia violenza rispetto a quello che la natura aveva scelto per me".
"Capisco che la situazione della sanità in Italia è difficile e non chiedo la suite per chi subisce l'aborto, che lo scelga o meno, ma quello che chiedo è che questa fase venga gestita in modo più delicato e sensibile", aggiunge l'inviata de Le Iene, 40 anni.