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19 luglio 2022

ll principe Harry e Meghan Markle mano nella mano all'Onu

Harry ha parlato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York in occasione del Nelson Mandela International Day, accompagnato dalla moglie Meghan

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Il principe Harry il 18 luglio è stato invitato a New York per parlare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite in occasione del Nelson Mandela International Day - la giornata in memoria del leader sudafricano nato il 18 luglio del 1918 e scomparso a dicembre del 2013, all'età di quasi 95 anni, nella sua casa a Johannesburg - ed è arrivato mano nella mano con la moglie Meghan Markle, che ha supportato il marito con la sua presenza.

Il discorso del principe Harry all'Assemblea generale delle Nazioni Unite

Il discorso del principe Harry ai delegati delle Nazioni Unite ha toccato diversi argomenti, a partire dalla guerra in Ucraina, al riscaldamento globale, alla pandemia di Covid-19. "Dall'orribile guerra in Ucraina al passo indietro nel campo dei diritti costituzionali qui negli Usa, stiamo assistendo a un attacco mondiale alla democrazia e alla libertà, la ragione di vita di Mandela", ha esordito il duca di Sussex. "Questo è un momento cruciale. Mentre siamo seduti qui oggi, il nostro mondo è di nuovo in fiamme e questa crisi si aggraverà a meno che chi governa, i rappresentanti di tutti i Paesi presenti in questa sala non prendano decisioni audaci e innovative. La pandemia, la guerra e l'inflazione hanno fatto precipitare l'Africa in una crisi energetica e alimentare", ha aggiunto Harry. "Il nostro mondo deve salvare l'umanità, la siccità in Africa è una conseguenza delle condizioni meteorologiche estreme osservate in tutto il pianeta. Possiamo diventare apatici, oppure possiamo ascoltare il consiglio che Mandela diede a suo figlio, quello di non mollare mai la battaglia, anche nell'ora più buia", ha poi spiegato il duca di Sussex. "Ci sono persone in tutta l'Africa che, nonostante le difficoltà, incarnano lo spirito, le idee e gli ideali di Mandela, basandosi sui progressi che ha contribuito a rendere possibili", ha proseguito Harry, che ha parlato anche del suo amore per il contente africano, che aveva visitato per la prima volta da ragazzino. "Da quando ho visitato l'Africa per la prima volta a 13 anni, ho sempre trovato speranza nel continente. In effetti, per la maggior parte della mia vita, è stata la mia àncora di salvezza, un luogo in cui ho trovato pace e guarigione più e più volte", ha dichiarato il duca di Sussex, che proprio con la moglie Meghan Markle e il loro primogenito Archie era tornato nel continente africano nel 2019, incontrando Graça Machel, moglie di Mandela e la nipote Zamaswazi Dlamini-Mandela. Il principe Harry ha parlato anche dello scatto che ritraeva Nelson Mandela con la madre Diana in occasione del loro incontro a Città del Capo il 17 marzo 1997, pochi mesi prima dell'incidente in cui la principessa perse la vita. "Quando ho guardato la foto per la prima volta, quello che mi ha colpito immediatamente è stata la gioia sul volto di mia madre", ha detto il duca di Sussex a proposito di Lady Diana, che Meghan ha voluto omaggiare, indossando il prezioso orologio Tank di Cartier appartenuto a Lady D.

​Il look di Meghan Markle all'Onu

Meghan Markle - dopo l'elegante abito indossato a giugno in occasione del Giubileo di Platino della regina Elisabetta - a New York ha optato per un look molto più sobrio e total black: pencil skirt firmata Givenchy - una gonna a tubino, longuette e stretta intorno al ginocchio - abbinata a una camicia e décolleté con tacco a spillo, e a una un borsa firmata Mulberry London. La scelta di Meghan - che ha completato l'outfit con un paio di orecchini dorati - di indossare una gonna del valore di circa 1.500 euro, tuttavia, ha suscitato anche alcune critiche da parte di chi ha sostenuto che il capo fosse troppo costoso per un evento incentrato sull'Africa e sulla povertà della sua popolazione.

​Il principe Harry e l'amore per l'Africa

Il principe Harry - che è anche presidente di African Parks e patrono della Rhino Conservation Botswana, e nel 2006 ha co-fondato con il principe Seeiso del Lesotho l'organizzazione benefica Sentebale, che sostiene i giovani affetti da Hiv e Aids in Lesotho, Botswana e Malawi - in passato ha definito il continente africano la sua "seconda casa". Harry, all'inizio della sua storia d'amore con Meghan Markle nell'estate del 2016, aveva visitato anche il Botswana con la duchessa di Sussex: "Sono riuscito a convincerla a venire con me in Botswana. Ci siamo accampati insieme sotto le stelle, ed è stato assolutamente fantastico. Eravamo davvero da soli, e questo è stato fondamentale per conoscerci meglio", aveva detto il duca di Sussex dopo il loro fidanzamento. Nel video sotto, la storia d'amore tra il principe Harry e Meghan Markle.

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