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L'intervista
16 febbraio 2025

Pietro Orlandi: "Ci sono nuovi sviluppi sulla pista londinese: un testimone potrebbe cambiare tutto"

Pietro Orlandi racconta a Verissimo gli ultimi sviluppi sul caso della sorella Emanuela, scomparsa nel 1983: "Se questa testimonianza venisse confermata, potrebbe suggerire un possibile coinvolgimento di alcune persone legate al Vaticano e allo Stato Italiano"

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Pietro Orlandi torna a parlare della pista londinese, a cui di recente si sarebbe aggiunto un nuovo tassello, che se verificato darebbe una svolta al caso che riguarda la scomparsa nel 1983 della sorella Emanuela. "Giuseppe Dioguardi, ex maresciallo dell'aeronautica - quindi una persona seria, non anonima e nemmeno un mitomane - mi ha rivelato di essere stato testimone di un fatto accaduto nell'agosto del 1983, due mesi dopo la scomparsa di Emanuela", afferma Pietro Orlandi. E spiega: "Dioguardi allora faceva parte della segreteria del Ministro della Difesa Giovanni Spadolini. Mi ha raccontato che nell'agosto dell'83, mentre era in ufficio con Spadolini, si sarebbe presentato il cardinale Piovanelli per sollecitare la richiesta avanzata dal Vaticano al ministro della Difesa di un volo riservato. Su questo volo, in partenza da Ciampino, avrebbero viaggiato solo quattro persone: due uomini e due donne". Secondo Pietro Orlandi, a bordo di quel volo potrebbe esserci stata la sorella Emanuela: "Se venisse confermato, potrebbe costituire un passo avanti nelle indagini e suggerire un possibile coinvolgimento di alcune persone legate al Vaticano e allo Stato Italiano. Inoltre permetterebbe di escludere altre ipotesi, come la morte di Emanuela la sera stessa della scomparsa".

Lo stesso Giuseppe Dioguardi avrebbe motivo per credere che su quel volo ci sia stata Emanuela Orlandi: "Mi ha raccontato che una persona - il cui nome è stato dato alla Procura - che lavorava sopra il suo ufficio gli avrebbe detto: 'Con questa storia di Orlandi ora ci chiedono anche i voli'".

Pietro Orlandi continua a cercare da 40 anni sua sorella viva: "Può essere accaduto di tutto, anche che sia ancora viva. Non me la immagino a fare shopping in giro per il mondo. Potrebbe essere stata chiusa in un luogo, come un convento di clausura. Era una bambina di 15 anni che viveva in un mondo particolare, in una bolla che è quella del Vaticano. In un istituto sarebbe stato facile manipolarla".

In questi anni di ricerche, Pietro Orlandi è stato portato a credere sempre con maggiore convinzione alla pista londinese. In passato infatti Pietro Orlandi aveva mostrato per la prima volta a Verissimo una lettera inedita, secondo cui - se verificata - la sorella Emanuela Orlandi sarebbe stata portata proprio a Londra dopo la sparizione nel 1983 e potrebbe essere stata incinta.

La lettera è stata data a Pietro Orlandi da una persona che ha affermato di aver vissuto nell'appartamento accanto a quello di Emanuela. Il mittente della lettera sarebbe il cardinale Poletti, se ne venisse provata l'autenticità. Il destinatario è l'ex segretario di Stato inglese Frank Cooper che all'epoca era a capo anche dell'ente che gestiva l'ospedale di Saint Mary, in cui - secondo la pista londinese - sarebbe stata ricoverata Emanuela Orlandi.

Questo il testo della lettera:

Egregio Dott. Cooper, la ringrazio per essersi messo a disposizione in prima persona per la risoluzione immediata del problema totalmente inaspettato ed indesiderato. Come sono sicuro Le sia stato spiegato dai miei collaboratori nel Regno Unito ed ha sicuramente appreso dai giornali internazionali, la Sig.na Emanuela Orlandi è stata protagonista di vicende di primaria importanza nel panorama diplomatico internazionale e tutt'ora è di vitale importanza che la Sig.na Orlandi rimanga viva o in salute. Per quanto con l'Apostolicae Sedis è chiara la visione del Vaticano nello stabilire che anche un feto all'interno del grembo materno possiede un'anima, comprendo la Sua preoccupazione ed, essendone coinvolto in prima persona, condivido anche parte del suo pensiero. Pertanto, accetto il Suo invito a Londra, informandoLa che partirò personalmente per il Regno Unito il giorno 24 Febbraio. Cordiali saluti

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