Ospite a Verissimo, Paolo Ruffini ricorda il padre scomparso: "Lui era un una persona che lavorava in Marina, poi quando sono nato io è andato in pensione dalla Marina, ha trovato un lavoro civile, però io sono il terzo dei tre fratelli, quindi all'inizio mi ci sono scontrato più di tutti. Nell'ultimo periodo era un mio fan. Sì, ci siamo addolciti molto".
Il conduttore spiega: "Io poi ho avuto una grande fortuna, perché penso sia una grande fortuna nella vita. Sono stato con lui fino all'ultimo momento, mi ha aspettato e se n'è andato una notte e io ero lì accanto a lui".
Poi aggiunge: "È strano da dire che il giorno in cui mi sono sentito più vicino a mio padre è il giorno in cui se n'è andato. Però è stata una notte bellissima di preghiere, di gratitudini, di ringraziamenti ed è stato molto bello".
Ruffini ricorda l’ultima parola pronunciata dal padre: "E pensa l'ultima parola che mi ha detto è malachite che è una pietra che io mi porto sempre dietro". Mostra la pietra che porta con sé: "Questa ce l'aveva sul comodino, io me la porto. Io sono appassionato di minerali".
Per lui è come se il padre fosse ancora presente: "È come se lui fosse entrato un po' in me. Non so. Mi hanno detto le persone che mi conoscono bene che da quando se n'è andato gli assomiglio di più. Vedi che c'abbiamo gli occhi simili, no?".