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SALUTE
24 luglio 2024

Nicolò De Devitiis racconta i problemi di salute: "Mi sono dovuto fermare per una grave polmonite"

"Ora proseguirò la terapia a casa" scrive l'inviato de Le Iene sui social, condividendo alcune foto dall'ospedale

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Nicolò_De_Devitiis_ospedale
Instagram @divanoletto

Nicolò De Devitiis, 34 anni, ha annunciato sui social di avere avuto alcuni problemi di salute. L'inviato de Le Iene ha condiviso su Instagram alcune foto dall'ospedale a corredo delle quali ha ripercorso il suo calvario: "E alla fine è capitato, mi sono dovuto fermare. Il corpo me l'ha imposto. Ero su un set a registrare una pubblicità, sudavo freddo, ma finisco e torno a casa: 40 di febbre. Erano anni, decenni, che non mi capitava. Per qualche giorno continuano febbre e tosse, così, prima di dover andare a presentare un evento a Napoli, per scrupolo vado a farmi una visita (troppe poche volte accade con questa vita che facciamo, dovremmo farlo molto più spesso) dal mio pneumologo. Neanche faccio in tempo a entrare: Questo fiato così corto? Facciamo subito una tac".

"Poco dopo esco: polmonite grave (ve la dico male, tutti abbiamo un indice di polmonite che oscilla tra i -5 e 5, io lo avevo a 212, così mi fermo). In questi giorni di clinica e riflessione forzata nel mio letto ho avuto modo più del solito di riflettere, pensare e sono arrivato a una conclusione: che la gente, citando il Jova, mormora (e mormorerà sempre), ma noi dovremo farla tacere esclusivamente praticando l'allegria, sempre", ha continuato il conduttore. "Grazie a tutti quelli che ci sono stati e che sono e saranno sempre con me. Grazie anche a voi per il supporto, vi sento e vi ho sentito molto vicini, più del solito. E grazie a tutte le persone che sono state vicino con me notte e giorno, apprezzando anche gli sbalzi d'umore del Toradol e non solo! Grazie speciale anche ai dottori, operatori sanitari e ragazzi, che in questi giorni si sono presi cura di me e hanno sopportato la mia cassa con la musica sparata tutto il giorno e di aver cantato con me, so che vi mancherò. Sono stati otto giorni strani ma belli, che tutto sommato ci volevano. Credo che niente accada mai per caso: ora me ne torno a casa dove proseguirò la terapia per altri dieci giorni, ma il più è fatto, grazie per tutto l'affetto arrivato da ogni parte. Non so cosa siamo, ma siamo qualcosa. Vi voglio bene", ha concluso Nicolò De Devitiis.

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