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L'INTERVISTA
27 marzo 2022

Kledi Kadiu e sua moglie Charlotte: "Nostro figlio ha rischiato di morire"

A Verissimo, Kledi Kadiu e sua moglie Charlotte raccontano la malattia del loro secondo figlio

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Dopo un post pubblicato su Instagram, Kledi Kadiu e sua moglie Charlotte decidono di raccontare la malattia del loro secondo figlio nello studio di Verissimo. “Siamo arrivati qui con un messaggio da condividere, ci abbiamo messo un po’ di tempo. Pensiamo che forse la voce dei genitori arriva anche più di quella dei medici", spiega Charlotte a Silvia Toffanin, "Abbiamo detto condividiamo per dare un piccolo impulso per chi si trova in una situazione simile. Speriamo di essere d’ispirazione". La coppia ripercorre i giorni della dolorosa scoperta della malattia del piccolo Gabriel. "Dopo 13 giorni dalla nascita di Gabriel, ho notato dei movimenti strani. Nel giro di un’ora, sono successe talmente tante cose in ospedale che ho difficoltà a metterle in ordine", spiega Charlotte, "Aveva un po’ di febbre e faceva dei movimenti che sembravano crisi epilettiche. In poco tempo ho visto tante persone su di lui. Mi sono sentita impotente". Il ballerino è sempre rimasto accanto alla moglie durante le lunghe attese in ospedale e racconta la preoccupazione e il dolore dopo la diagnosi dei medici: “Abbiamo aspettato due ore che sono sembrate due mesi. Ci hanno detto che aveva incontrato un virus che in testa aveva fatto dei danni. La diagnosi precoce era di meningo-encefalite. È rimasto un mese mezzo in terapia intensiva". "I medici ci hanno detto che Gabriel ha rischiato la vita. Dopo aver saputo questo, lui ci ha dato la forza e ci ha insegnato ad andare avanti”, aggiunge emozionata Charlotte.

La malattia di Gabriel

Parlando della diagnosi, Kledi aveva spiegato su Instagram: "A 13 giorni dal parto, Gabriel ha manifestato febbre e forti convulsioni, espressione di una diagnosi piuttosto complessa: meningo-encefalite. L’inizio di un calvario che ci ha davvero messi a dura prova. Gabriel è sopravvissuto e dopo aver riaperto gli occhi, passo dopo passo e con l’audacia di un eroe ha messo in campo tutta la sua forza per riappropriarsi di ciò che questo brutto imprevisto gli ha tolto". Kledi aveva parlato anche del percorso di cure a cui si è sottoposto il bimbo: "Dopo oltre un mese e mezzo di ricovero in terapia intensiva e tanti, tantissimi esami siamo tornati a casa, consapevoli che il percorso di ripresa sarebbe stato lungo e impegnativo. Abbiamo intrapreso fin da subito un percorso di riabilitazione precoce che ci ha permesso di capire fino in fondo come aiutare nostro figlio al meglio attraverso il gioco e la stimolazione finalizzata".

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