Mediaset Infinity logo
Verissimo
Catalogo
Dirette Tv
Channels
Cerca
LA TESTIMONIANZA
14 aprile 2022

Johnny Depp, la sorella in tribunale: "La mamma ci picchiava e insultava"

"Mamma gli urlava contro, lo picchiava, lo insultava", ha dichiarato Christi Dembrowski, sorella maggiore e manager di Johnny Depp

Condividi:
Johnny Depp, la sorella in tribunale: "La mamma ci picchiava e insultava"

Christi Dembrowski, 61 anni, sorella maggiore e manager di Johnny Depp, 59 anni a giugno, il 12 aprile è stata chiamata in tribunale dalla difesa per testimoniare nel processo per diffamazione intentato dal fratello verso l’ex moglie Amber Heard, 35 anni il 22 aprile, che l'attore aveva citato in giudizio accusandola appunto di diffamazione per un editoriale sul Washington Post in cui raccontava di aver subito abusi domestici. La sorella di Johnny Depp, mentre l'ex coppia continua ad accusarsi a vicenda, ha ricordato la loro infanzia travagliata a Lexington, in Kentucky - insieme al fratello Danny More la sorella Debbie - a causa dell'atteggiamento violento e dispotico della madre Betty Sue Palmer, morta il 20 maggio del 2016, che aveva un carattere completamente diverso dal loro papà Christopher Depp, ingegnere civile e secondo marito di Betty Sue, dalla quale aveva divorziato quando l'attore aveva 15 anni e la sorella 18. "Papà era sempre gentile, paziente, amorevole. Nostra madre tutto l'opposto... era molto nervosa, ansiosa, arrabbiata. Quando litigavano mamma urlava anche con noi, ci picchiava, ci tirava delle cose", ha aggiunto Dembrowski. E, parlando del fratello, ha proseguito: "Gli urlava contro, lo colpiva, lo insultava, mentre lui la lasciava gridare, permetteva che si sfogasse e finiva lì. Quando eravamo bambini e iniziava un litigio, la prima cosa che facevamo era andare a nasconderci da un'altra parte". "Per ognuno di noi aveva dei nomignoli offensivi. Alcuni irripetibili... ma ci eravamo abituati. Il mio era Violet. Violet era la madre di mio padre e mia madre odiava sua suocera", ha aggiunto Dembrowski a proposito dei soprannomi che la madre gli aveva affibbiato, tra i quali quello dato all'attore, chiamato dalla mamma One eye, perché quando era piccolo i medici gli fecero mettere una benda su un occhio per rinforzare l'altro, diagnosticato come pigro. Christi Dembrowski, parlando delle violenze subite dalla madre, ha proseguito: "Per picchiarci usava dei ramoscelli che strappava da un albero. Johnny era un bambino, piangeva e se ne andava". "Ma anche da grande, quando lei gli tirava oggetti o lo menava, prendeva e si chiudeva nella sua stanza", ha concluso la donna parlando del fratello che, in occasione del funerale della madre aveva detto: "Mia madre è stato l'essere umano più cattivo che io abbia mai incontrato nella mia vita", salvo poi ricordarla con un tatuaggio.

Johnny Depp, la sorella in tribunale: "La mamma ci picchiava e insultava"

Johnny Depp e il processo per diffamazione contro Amber Heard

Johnny Depp - che in tribunale è apparso profondamente commosso dal racconto della loro infanzia fatto dalla sorella maggiore - a novembre del 2020 aveva perso la causa contro il tabloid The Sun che lo aveva definito un wife beater, un "picchiatore" della ex moglie. In un articolo pubblicato nel 2018, infatti, l'attore era stato definito dal tabloid britannico come un "picchiatore di donne", e, proprio per questo articolo, Johnny Depp aveva portato il Sun a processo per diffamazione, negando tutte le accuse. In tribunale era presente anche la sua ex moglie Amber Heard, chiamata a testimoniare contro Depp per raccontare quella che lei aveva definito una "relazione complicata e anche violenta". Johnny Depp, durante la deposizione, aveva raccontato che proprio a causa dei problemi familiari aveva iniziato a far uso di droghe a soli 12 anni. "Le droghe erano l'unico modo per attutire il dolore", aveva detto in tribunale l'attore, accusando anche l'ex moglie di non averlo aiutato nel processo di disintossicazione e, anzi, di aver peggiorato la sua già critica condizione di salute, e definendo l'attrice "calcolatrice, sociopatica ed emotivamente disonesta".

Copyright ©1999-2025 RTI Business Digital - RTI S.p.A.: p. iva 03976881007 - Sede legale: Largo del Nazareno 8, 00187 Roma. Uffici: Viale Europa 46, 20093 Cologno Monzese (MI) - Cap. Soc. int. vers. € 500.000.007 - Gruppo MFE Media For Europe N.V. - Tutti i diritti riservati. Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all'addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.