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L'intervista27 dicembre 2025

Ginevra Morsilli: "Mi sono sempre sentita donna, ma era un sogno inconfessabile"

La violinista di Tú sí que vales racconta a Verissimo la sua storia: "Riccardo era un uomo infelice, sempre a disagio, sempre fuori posto. Un uomo che aspettava la morte come una liberazione"
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Ginevra Morsilli ripercorre a Verissimo la sua storia, dall'infanzia, come Riccardo, al matrimonio fino al percorso di transizione iniziato nel 2019.

"Ero un bambino timidissimo, introverso, chiuso. Mi sentivo a disagio con i maschi, fuori posto, ma anche con le femmine perché avrei voluto essere come loro, ma non lo ero", ricorda Ginevra Morsilli. È stato il violino a salvarla: "A nove anni ho iniziato lo studio del violino che ha assorbito, fortunatamente, la mia vita che era una vita difficile".

Nel 1996 ha sposato una donna con cui ha avuto due figli. "La mia vita era su dei binari che non credevo potessero deragliare. Il mio sogno di diventare donna era inconfessabile", spiega la violinista, che a un certo punto ha trovato però il coraggio di essere se stessa: "La prima persona a cui ho confessato di sentirmi donna è stata la mia ex moglie. Poi l'ho detto ai miei figli che l'hanno presa benissimo, i giovani di oggi sono molto aperti per fortuna".

Il percorso di transizione di Ginevra Morsilli è iniziato nel 2019: "Mi sono esibita con un paio di scarpe da donna, delle décolleté rosse, e questa cosa è piaciuta tantissimo alla gente. Da quel giorno non me le sono più tolte. Da quel giorno la mia femminilità è iniziata a uscire alla luce del sole".

Poco dopo l'inizio del percorso di transizione, Ginevra ha conosciuto la sua attuale moglie Giovanna. E oggi assicura di essere una donna risolta e felice: "Riccardo era un uomo infelice, sempre a disagio, sempre fuori posto. Un uomo che aspettava la morte come una liberazione. Non gli piaceva la vita che stava vivendo".