Emanuele Filiberto: "Ci siamo sentiti traditi da Beatrice Borromeo"
Emanuele Filiberto parla a Verissimo del documentario di Beatrice Borromeo su suo padre Vittorio Emanuele
Emanuele Filiberto di Savoia parla a Verissimo del documentario sul padre Vittorio Emanuele, a cui ha lavorato Beatrice Borromeo e che dà spazio alla triste vicenda del 1978 in cui ha perso la vita il 19enne Dirk Geerd Hamer. Allora Vittorio Emanuele fu accusato dell'omicidio, poi assolto. "Papà ha sparato in quella circostanza perché si era sentito aggredito, poi è caduto in acqua. In un primo momento lui stesso era convinto di essere stato l'unico autore degli spari, in quanto, cadendo in acqua, non ha sentito più nulla. Poi però si sono resi conto che ci sono stati anche altri spari. Siamo partiti in America per ricostruire quanto accaduto e abbiamo potuto ricostruire che non fu la pallottola sparata da mio padre a colpire il ragazzo. Infatti papà è stato assolto", spiega Emanuele Filiberto. Sul lavoro di Beatrice Borromeo, aggiunge: "Abbiamo accettato l'intervista perché non avevamo nulla da nascondere. Lei aveva detto di voler realizzare un documentario su mio padre perché, leggendo la sua autobiografia, si era ricreduta sulla sua persona. Invece ha realizzato un documentario solo sulla storia del delitto. Io e mia madre ci siamo sentiti traditi da lei, perché mamma le aveva aperto le porte di casa sua". Alla domanda invece su come abbia reagito il papà, Emanuele Filiberto risponde: "Non l'ha visto. Alla sua età, non abbiamo voluto farglielo vedere. E lui non l'ha chiesto".