Il primo discorso di Natale di Carlo III
Fedi religiose, crisi economica, il ricordo della mamma: ecco cosa ha detto il re nel suo primo discorso di Natale
“Il Natale è un momento particolarmente toccante per tutti noi che abbiamo perso i nostri cari”. Così Carlo III, nel suo primo discorso di Natale da monarca della Gran Bretagna, ha voluto ricordare sua mamma, Elisabetta II, venuta a mancare a inizio settembre. “Mi trovo qui nella Cappella di San Giorgio al Castello di Windsor”, ha continuato, “Così vicino a dove la mia amata madre, la defunta Regina, riposa con il mio caro padre”. Il re ha ringraziato i sudditi per la loro vicinanza durante il lutto: "Mi tornano in mente le lettere, i biglietti e i messaggi profondamente toccanti che tanti di voi hanno inviato a me e a mia moglie e non potrò mai ringraziarvi abbastanza per l'amore e la simpatia che avete dimostrato a tutta la nostra famiglia”. Per il suo primo discorso di Natale da re, trasmesso in tv, Carlo III ha deciso di restare in piedi vicino a un albero di Natale, nella Cappella di San Giorgio al Castello di Windsor, a differenza della madre, che era solita pronunciare il suo messaggio da dietro una scrivania. Carlo III ha toccato molti temi sociali, partendo dalla crisi economica, che provoca "grande ansia e difficoltà" e ha ricordato nel suo discorso tutti coloro che lottano per "pagare le bollette e mantenere le loro famiglie nutrite e al caldo". Ma non solo. Nel suo discorso, durato circa sei minuti, Carlo III ha parlato dei temi a lui più cari: dalla preoccupazione per le persone svantaggiate all'importanza del servizio pubblico. Per poi ricordare le tante fedi presenti nel Paese: “Le nostre chiese, sinagoghe, moschee e templi si sono unite ancora una volta per nutrire gli affamati, fornendo amore e sostegno durante tutto l'anno. Tale sincera solidarietà è l'espressione più stimolante di amare il nostro prossimo come noi stessi”. Il discorso di Carlo III continua una tradizione che risale a 90 anni fa, con la prima trasmissione di Natale reale trasmessa per radio nel 1932 da Giorgio V. La prima trasmissione televisiva fu organizzata da Elisabetta II nel 1957.