Deborah Magagna condivide a Verissimo la sua storia, segnata negli ultimi anni dalle violenze del suo ex fidanzato, che nonostante la denuncia si trova da tre anni a piede libero.
"Sono tre anni che vivo nella paura", afferma Deborah Magagna, che ripercorre la loro relazione fino alla denuncia per violenza. "Ci eravamo conosciuti sui social, mi ha scritto per un anno. Un giorno ci siamo incontrati, era il 2021. Si era presentato come un ragazzo perbene, educato, con dei valori. Ma dopo circa un mese sono iniziati degli atteggiamenti che poi sono sfociati in quello che è successo", ricorda Deborah Magagna, che ha deciso di andare a convivere con il fidanzato qualche mese dopo il loro primo incontro: "Sono andata a vivere da lui che viveva con il suo papà di 74 anni".
Poco dopo l'inizio della convivenza, Deborah ha scoperto che il fidanzato faceva uso di droghe: "Mi ha chiamata il suo papà chiedendomi di tornare a casa. Lì ho trovato lui immerso nella vasca da bagno in una situazione di delirio totale. Poi in camera da letto ho trovato delle sostanze stupefacenti".
L'episodio più grave è accaduto a marzo del 2022. "Io tornai tardi da lavoro, lo trovai a casa tranquillo. Abbiamo preparato la cena e abbiamo cenato con il papà, perché lui non aveva fame. Mi feci la doccia, portai fuori il mio cane e mi misi a dormire. Lo sentii litigare a telefono con qualcuno, ma non riuscii a capire con chi. Poco dopo è iniziata l'aggressione", racconta Deborah Magagna. Dell'aggressione, la ragazza ricorda: "Tentai la fuga dalle finestre, ma erano bloccate, poi caddi a terra. Mi ricordo che pensai: 'Stasera muoio'. I suoi colpi erano concentrati sul volto e sulla testa. A un certo punto mi prese dai capelli e mi portò in garage. Quando mollò la presa, riuscii a scappare a chiedere aiuto ai vicini".
È dopo quell'episodio che Deborah Magagna ha deciso di denunciare: "Dopo la denuncia, non ho interrotto subito i rapporti con lui. Nella testa temevo che lui capisse che l'avevo denunciato. Ma poi ho capito che dovevo andarmene da quella casa perché ogni passo che faceva, ogni alzata di voce, tremavo". Nonostante la violenta aggressione e la denuncia, Deborah Magagna denuncia il fatto di non avere giustizia. "Ho perso la speranza nella giustizia. Non so come si faccia a lasciare libera una persona così pericolosa. Potrebbe tornare e compiere il gesto più estremo. Non so cosa stiamo aspettando. Non si può sempre aspettare che succeda il fatto più grave, per poi leggerci sul giornale, fare delle fiaccolate, portarci dei fiori quando non potremo più avere voce".