Ospite a Verissimo, Corinne Cléry ripercorre la frattura con suo figlio, un legame interrotto da più di otto anni.
L’attrice spiega: "Si riduce tutto in una parola sola: soldi. Non sono bastati. Ho dato tutto quello che avevo. Tutto. Quando dico tutto, tutto. E non va bene".
Cléry ricorda: "Lui stava al piano di sopra e la mattina alle sette ero già fuori che aspettavo di parlare con lui e gli ho detto Dobbiamo parlare?. E lui mi rispose senza anche guardarmi. Passò davanti a me, non dico il modo, dicendomi Te ne devi andare perché questa è casa mia. In effetti è a suo nome e lui andava in giro a dire che ero un'intrusa".
Il rapporto si sarebbe incrinato in modo irreparabile durante i sette anni di convivenza: "Lui ha continuato sempre a a sminuirmi, a mortificarmi, ma su tutto, sull'odore in cucina. Io cucinavo sempre per tutti, anche se sembra che non faccia niente, ma non è così. E non andava bene perché facevo degli odori in casa. Non era l'ora di annaffiare, non era l'ora di vedere quel programma, non era mai il momento mio, mai e io mi sono sentita veramente molto avvilita".
A complicare ulteriormente tutto è arrivata una denuncia: "Un mese fa per diffamazione di una cosa che non ho detto. Si parlava di violenza fisica, di cui non ho mai parlato perché non è successo. Io ho avuto tante violenze psicologiche da ammalarmi".
"Ti faccio una domanda un po' forte. Ti senti ancora mamma?", chiede Silvia Toffanin. "Assolutamente no. Mi sento nonna, quello sì", risponde Cléry.