Christian Daprà ricorda a Verissimo suo padre Valerio Daprà, uno dei tre carabinieri morti da eroi a seguito di una terribile esplosione avvenuta all’interno di un casolare in provincia di Verona.
"Martedì 14 ottobre il Maggiore ci ha chiamati per darci la notizia. Ci ho messo un po' a realizzare, nella mia testa continuavo a pensare: 'Non è vero, non può essere'. Sarà dura digerire il tutto", afferma Christian, che da 12 giorni crede di vivere in un incubo: "Mi sento una nave in tempesta, ho in testa la confusione più totale, mi sento poco lucido sui fatti. Sto cercando di non pensare a nulla che non siano le cose positive di mio padre e ciò che mi ha trasmesso".
Christian Daprà non se la sente di esprimersi sul gesto che ha causato l'esplosione, ma su una cosa non ha dubbi: "È stata una morte ingiusta, provo rabbia, tristezza, confusione". Alla domanda se ci sia perdono per i presunti autori del gesto, Christian risponde: "Non lo so, non so".
Di suo padre gli mancherà soprattutto "l'appoggio" che gli dava: "C'era sempre per me, non avrò più quel punto di riferimento". Christian vorrebbe che papà fosse ricordato come "una persona solare, molto affettuosa, molto scherzosa. Era la persona che portava sempre il sorriso ovunque anche sul lavoro".