Chiara Tramontano: "Quando mia sorella Giulia è stata uccisa, è morto qualcosa in me"
"Dietro a ogni vittima c'è una famiglia, ci sono vite che continuano a cercare il senso nel vuoto lasciato dalla violenza": le parole di Chiara Tramontano in un monologo a Le Iene

"Mi chiamo Chiara e non sono qui solo per raccontarvi la storia di mia sorella. Ma per dirvi che dietro a ogni vittima c'è una famiglia, ci sono vite che continuano a cercare il senso nel caos, nel vuoto lasciato dalla violenza": inizia così il monologo a Le Iene della sorella di Giulia Tramontano, uccisa a soli 29 anni e al settimo mese di gravidanza dal suo compagno.
"A volte mi sveglio e mi chiedo se sia successo davvero. Se è possibile che una persona così piena di vita possa sparire in un giorno qualunque. Una sorella, una figlia, una madre in attesa. La mia Giulia non aveva paura. E nessuno, nemmeno noi, poteva immaginarlo. Questa, forse, è la verità che fa più male, che il pericolo a volte non fa rumore, che la violenza può convivere in silenzio accanto a te, senza un urlo, senza un livido. Il giorno in cui Giulia è stata uccisa, è morto qualcosa anche in noi, in me, ma io sono rimasta e da quel momento ho dovuto scegliere: soccombere o resistere. Ho scelto di trasformare quel dolore in parole per rompere il silenzio sulle vite spezzate che nessuno racconta. Sorelle che diventano madri, madri che diventano rovine, padri che invecchiano in un attimo", continua Chiara Tramontano che ha racchiuso la storia di Giulia nel libro Non smetterò mai di cercarti.
"Il femminicidio non riguarda solo chi muore, riguarda chi resta e ha il dovere di non dimenticare. Il suo nome è Giulia, ma dietro a quel nome ci sono cento, mille altre donne e non possiamo più aspettare la prossima. Io resto per raccontare, per lottare. Resto perché Giulia non può più farlo. E non smetterò mai di farlo al posto suo", conclude Chiara Tramontano, che a Verissimo aveva ripercorso la storia di Giulia e la storia della loro famiglia. In particolare Chiara aveva rivolto toccanti parole alla sua nipotina Giulia, figlia del fratello e chiamata così in onore della zia che non ha mai conosciuto: "Quando sarà grande, sarò onesta. Le dirò: 'Questo è il nostro mondo, e questa è la nostra paura: siamo donne e una mano può ucciderci, non sempre ci accarezza'. Glielo spiegherò e, se possibile, la proteggerà".