Bruce Willis, l'appello della moglie ai paparazzi: "È malato, rispettate le sue condizioni"
"Non avvicinatevi troppo a mio marito e non gridate...", chiede Emma Heming Willis sui social
La moglie di Bruce Willis si sfoga sui social e chiede a paparazzi e fotografi di rispettare le condizioni del marito. "Non avvicinatevi troppo in strada a mio marito, siate più attenti e non gridate", ha dichiarato Emma Heming Willis, 44 anni, su Instagram, dove si è soffermata sul raro genere di demenza che affligge l'attore. "So che questo è il vostro lavoro, ma per cortesia restate lontani, non urlate a mio marito, chiedendogli come sta... semplicemente non fatelo", ha proseguito la modella, raccogliendo un totale consenso dei follower. "Dategli spazio e consentite alla nostra famiglia o a chiunque sia con lui quel giorno di poterlo portare sano e salvo dal punto di partenza a quello di destinazione". Visibilmente provata, Emma si è dunque soffermata sulle difficoltà vissute da chi si prende cura di un malato di demenza, su quanto possa diventare "complicato e stresante andare in giro in sicurezza, anche solo per prendere un caffè" e a corredo della clip pubblicata sul suo profilo Instagram aggiunge: "Non mi aspetto che questo faccia alcuna differenza perché qui capisco la catena alimentare, ma la qualità della vita di mio marito è della massima importanza per me".
L'annuncio della malattia
"Con gli straordinari fan di Bruce, come famiglia, volevamo condividere che il nostro amato Bruce ha avuto problemi di salute e gli è stata recentemente diagnosticata l'afasia, che ha compromesso le sue abilità cognitive e per questo metterà da parte la sua carriera che significa tanto per lui". Con queste parole, nel marzo 2022, la famiglia dell'attore aveva annunciato il ritiro dalle scene. Nei mesi successivi, però, si era parlato di un peggioramento delle sue condizioni di salute, fino al recente annuncio della stessa moglie Emma, la quale aveva confermato la demenza frontotemporale. "Le condizioni di Bruce sono progredite e ora abbiamo una diagnosi più specifica: la demenza frontotemporale (nota come FTD)", si leggeva in una nota pubblicata sul sito The Association for Frontotemporal Degeneration. E continuava: "Purtroppo, le difficoltà con la comunicazione sono solo un sintomo della malattia di Bruce. Sebbene questo sia doloroso, è un sollievo avere finalmente una diagnosi chiara". Il comunicato si chiudeva dunque con la speranza di poter, un giorno non troppo lontano, arrivare a una cura per contrastare una crudele malattia, ritenuta molto più diffusa di quanto si possa pensare.