Britney Spears, il padre sospeso dal ruolo di tutore legale
La Superior Court di Los Angeles ha revocato a James Spears la tutela legale sulla cantante
James Spears non sarà più il tutore legale di sua figlia, la cantante e popstar Britney Spears, come ha deciso la Superior Court di Los Angeles. Il tribunale ha così accolto la richiesta del padre della 39enne, e ora la tutela legale sarà temporaneamente affidata a un'altra persona, il commercialista John Zabel. Facendo seguito alle richieste di Britney Spears, in estate suo padre si era deciso a presentare una richiesta in tribunale per mettere fine alla custodia legale che esercita sulla figlia da tredici anni, e che, oltre al controllo delle sue finanze, impedisce alla popstar scelte come votare, sposarsi, avere figli, trasferirsi, vietandole anche azioni quotidiane come usare uno smartphone senza essere monitorata, o andare in giro da sola. "Se mia figlia vuole mettere fine alla custodia, e ritiene di poter gestire la sua vita, allora è giusto che abbia una chance", disse James Parnell Spears nella documentazione depositata in tribunale e riportata da alcuni media Usa.
Britney Spears, che di recente aveva ricevuto anche il supporto della madre Lynne, a giugno aveva accusato il padre anche in tribunale, alla Corte Superiore della California. "Non sono felice. Non riesco a dormire. Sono arrabbiata e depressa. Piango ogni giorno. Lavoravo sette giorni su sette, niente giorni liberi", aveva dichiarato la popstar, "in California l’unica cosa simile è chiamata traffico sessuale. Far lavorare qualcuno contro la volontà, togliergli tutto, e metterlo in una casa sotto il controllo di altre persone. Vivevano tutti con me 24 ore su 24, le infermiere, la security. Non avevo privacy". La cantante aveva poi affermato in un post su Instagram che non si sarebbe più esibita finché sarebbe rimasta sotto la tutela del padre: "Non tornerò sul palco, almeno finché mio padre controlla cosa indosso, dico, faccio o penso. La conservatorship ha ucciso i miei sogni".