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L'intervista
07 maggio 2022

Andriy Shevchenko parla della guerra in Ucraina: "La mia gente ha perso tutto"

L'allenatore racconta a Verissimo le sensazioni che sta provando in questo periodo così drammatico per il suo Paese

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Andriy Shevchenko, ospite sabato 7 maggio, racconta per la prima volta a Verissimo quali sensazioni sta provando in questo periodo così drammatico per la sua Ucraina: “È una situazione molto difficile, soprattutto le prime settimane sono state complicate. È stato uno shock, mai avrei pensato che la Russia potesse iniziare una guerra contro di noi. Come si fa a vivere quando ogni giorno muoiono bambini e civili sotto gli attacchi dei missili nemici?”. A Silvia Toffanin che gli chiede se un possibile intervento di Papa Francesco potrebbe aiutare a sbloccare la situazione, il campione risponde: “Sicuramente la visita del Pontefice in Ucraina sarebbe molto utile, ma in questo momento il miglior aiuto consiste nel cercare di dare una possibilità di difenderci e accogliere i rifugiati, soprattutto donne e bambini”. Un sostegno che, il Pallone d’Oro 2004, sta cercando di dare in prima persona, accogliendo a casa sua a Londra alcuni profughi: “Sì, stanno per arrivare due donne con i loro bambini. Poi, abbiamo fatto un bellissimo progetto con il sindaco di Milano Beppe Sala. Sono grato agli italiani che si sono dimostrati molto generosi e stanno dando il cuore al mio popolo. La mia gente ha perso tutto, i bambini non hanno più futuro, dobbiamo stare vicini a queste persone”. L’ex attaccante racconta la fuga di sua madre e sua sorella da Kiev: “All’inizio non c’è stato verso di convincere mia mamma ad andarsene. Poi, dopo 21 giorni, le sue condizioni fisiche sono peggiorate e quindi mia sorella l’ha portata via con sé. Adesso sono in Italia”. Shevchenko e sua moglie Kristen sono genitori di quattro figli maschi: “Il più grande comprende benissimo quello che sta succedendo, agli altri stiamo cercando di spiegarlo. Loro sono molto affezionati a Kiev e all’Ucraina”. E a proposito di figli, l’ex fuoriclasse del Milan dice di Christian, il secondogenito che gioca nell’Academy del Chelsea: “Sono contento, ma ha intrapreso una strada difficile, ci vuole tanto sacrificio. Ci sta provando, io lo seguo e cerco di aiutarlo in tutto ma sa che deve impegnarsi molto”. Infine, l’ex attaccante del Milan, rivela se il calcio potrebbe far parte ancora della sua vita in futuro: “In questo momento sono concentrato solo sui progetti per aiutare il mio Paese. Spero che possa tornare la pace e la gente nelle loro case. Solo a quel punto vorrei mi tornasse la voglia di rientrare nel calcio”.

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