Omicidio Liliana Resinovich, l'albergatrice: "Era stanca di Sebastiano"
L'amico speciale Claudio Sterpin e un’albergatrice vicina a Liliana Resinovich parlano a Pomeriggio Cinque
“Era stanca di Sebastiano”. Così parla un’albergatrice ospite di Pomeriggio Cinque, parlando della morte di Liliana Resinovich, scomparsa il 14 dicembre 2021 e ritrovata priva di vita 23 giorni dopo all’interno di sacchi neri.
Il marito della donna, Sebastiano Visintin, sarebbe attualmente indagato per omicidio volontario dalla Procura di Trieste, che ipotizza che possa essere stato lui ad aggredire e soffocare la moglie. Al momento non sarebbe stato emesso alcun rinvio a giudizio.
Nel corso della trasmissione, l’albergatrice descrive il rapporto tra i due coniugi come sbilanciato: “Era Sebastiano che decideva, non Lilly”, e aggiunge che “Sebastiano la trattava male, non gli rispondeva mai, abbassava lo sguardo”.

La donna ricorda anche un episodio avvenuto poche settimane prima della scomparsa, quando Liliana, dopo un’accesa discussione con il marito, le avrebbe chiesto: “Per favore fallo, fallo per me perché io non lo sopporto più”, riferendosi alla richiesta di camere con letti separati.
L’albergatrice racconta che in un’occasione Sebastiano avrebbe detto, riferendosi alla moglie scomparsa: “È stato un incidente”, per poi correggersi e dire di non sapere più cosa stesse dicendo.
Liliana Resinovich ultime notizie, parla l'amico Claudio Sterpin
Anche Claudio Sterpin esprime dubbi sulla versione dei fatti fornita da Sebastiano: “Noi siamo convintissimi che da subito lui sa esattamente tutto quello che è successo a Liliana, tutto”.
Sulle circostanze del ritrovamento del corpo, Claudio mette in dubbio che una sola persona possa aver compiuto il trasporto in una zona impervia: “È quasi impossibile che possa trasportare un corpo fino là. È un affare non da poco, da persone robuste”.
Tra gli elementi sotto la lente della procura, vi è anche un buco di tre ore nei dati del suo telefono, il giorno della scomparsa, e la GoPro accesa alle 12:16 fino alle 13:33, che secondo i familiari avrebbe orari non coerenti con il rintocco di un campanile.
Un incidente probatorio sarebbe previsto per il 23 giugno, mentre l’inchiesta prosegue nel tentativo di chiarire ogni aspetto del caso.