A Pomeriggio Cinque, Imma Rizzo, madre di Noemi Durini, commenta i permessi premio concessi a Lucio Marzo, il ragazzo che nel 2017 uccise sua figlia. Marzo, condannato a 18 anni e 8 mesi, avrebbe usufruito dei primi permessi dopo soli tre anni di detenzione. La donna dichiara: "Io, che sono la mamma, non posso sapere, per lo Stato, quando un assassino esce e si fa la villeggiatura: andava allo stadio a tifare le squadre e c'è stata una conferenza che come argomento trattava proprio il perdono".
Imma Rizzo si rivolge alle istituzioni, chiedendo l'abolizione dei permessi premio per chi si macchia di reati come il femminicidio: "Gli educatori e il magistrato di sorveglianza devono guardarmi in faccia e spiegarmi perché Lucio Marzo, dopo tre anni, ha beneficiato dei permessi premio. Noi crediamo nelle istituzioni, ma ora le istituzioni devono dare risposte", ribadisce.
La madre di Noemi conclude: "Chi non si macchia di questi reati così efferati, va bene farli reintegrare in una società. Però gli assassini no, devono rimanere in carcere".