Morta dopo una liposuzione, parla la figlia di Simonetta Kalfus: “Aveva il collo nero, una situazione devastante"
A Pomeriggio Cinque, le parole della figlia di Simonetta Kalfus, la donna morta dopo una liposuzione in uno studio privato di Roma
Dopo aver effettuato una liposuzione il 6 marzo scorso in uno studio privato di Roma, Simonetta Kalfus è morta il 18 marzo all'ospedale Grassi di Ostia.
A Pomeriggio Cinque, la figlia di Simonetta Kalfus ripercorre il peggioramento delle condizioni cliniche della madre dopo l'intervento di chirurgia estetica: “Dopo alcuni giorni dall’operazione, i dolori iniziarono ad aumentare e mamma non riusciva a dormire o a mangiare. L’ambulanza la porta in ospedale a Pomezia. La dottoressa mi comunica che era tutto negativo e le analisi erano apposto. Riporto mamma a casa, ma nelle ore successive si aggrava di più”.
Il 14 marzo, Simonetta Kalfus viene portata al Grassi di Ostia dall'amico anestesista e viene ricoverata in rianimazione: “Al Grassi di Ostia viene mandata direttamente in sala di rianimazione. All’ospedale mia mamma non mi ha riconosciuto, non era più cosciente. I dottori mi hanno comunicato che stava in uno stato aggravato, l’infezione si era aggravata”.

“Lei aveva fatto un intervento semplice, invece l’ho trovata con il collo nero. Sembrava una situazione devastante, sembrava morsa da un cane”, spiega la figlia di Simonetta che fa un appello, “Chiedo giustizia per mamma e per tutte le vittime. Una persona non si merita una fine del genere per un intervento”.
Dai primi risultati dell'autopsia, la donna sarebbe morta per una grave sepsi e la Procura ha iscritto tre medici nel registro degli indagati.
Morta dopo una liposuzione, la disperazione della sorella di Simonetta
Ai microfoni di Pomeriggio Cinque, interviene anche la sorella di Simonetta Kalfus che non riesce a trattenere le lacrime per il dolore provato: “Io spero che lei non abbia capito. Lei era la mia luce. Giovedì le mando un messaggio che cosa hai fatto, come è andato l'intervento. Mi sono arrivati 15 messaggi, ne ho sentito uno. Aveva una voce terribile. Non era possibile. Non era questa mia sorella, era una donna diversa e forte".
"Io non lo so come è arrivata a fare questo intervento. Io voglio bloccare queste persone", conclude la sorella di Simonetta.