Eredità milionaria del mago di Arcella, la figlia: "Mio padre aveva l'amnesia senile"
Gloria Battista torna a parlare a Pomeriggio Cinque della battaglia legale sull’eredità del padre Antonio Battista, il mago di Arcella
Gloria Battista, figlia del "mago di Arcella" Antonio Battista, interviene a Pomeriggio Cinque per raccontare la sua versione dei fatti sulla controversa vicenda dell’eredità del padre, stimata intorno ai 25 milioni di euro. La donna - attualmente in lite con i fratelli, che al momento avrebbero avuto la meglio sull'eredità - sostiene che l'uomo avrebbe sofferto di presunti problemi piscologici che avrebbero potuto turbare la sua salute mentale e la sua capacità di memoria. Lo fa portando dei documenti rilasciati dai medici che attesterebbero uno stato ansioso depressivo in un paziente, Antonio Battista, con amnesia senile. Secondo Gloria Battista queste patologie si sarebbero aggravate con il passare del tempo, debilitando il mago di Arcella sempre di più.
"Già dal 1994 i medici gli avevano diagnosticato l'amnesia senile. (...) Mio padre ha firmato dei documenti, tra cui un testamento che poi non è un testamento, nel quale ci sono scritte delle cose terribili, che lui non avrebbe mai scritto, cose che non stanno né in cielo né in terra. Io sono convinta che mio padre non era in lui".

L’eredità contesa riguarderebbe, tra gli altri beni, il cosiddetto "Castello Bianco" e una seconda proprietà indicata come "la casetta". In una precedente intervista rilasciata a Pomeriggio Cinque, Gloria Battista ha raccontato: "Lui ha costruito questo castello, e costruendolo lui e la seconda moglie ci hanno aperto Immobili d’arte della Brianza". E aggiunge: "Quando ho chiesto a mia sorella Dov’è la mia parte?, non ho avuto risposte soddisfacenti".
Attualmente la vicenda sarebbe oggetto di due procedimenti giudiziari: in uno, due gradi di giudizio avrebbero dato ragione ai secondi figli; nell’altro, si attenderebbe il verdetto della Cassazione.