Madonna di Trevignano, parlano gli ex dipendenti di Gisella: "Ci deve un anno di stipendi"
A Pomeriggio Cinque, parlano gli ex dipendenti della fabbrica di Gisella chiusa per bancarotta fraudolenta: "Ha lasciato trenta famiglie in mezzo alla strada"
A Pomeriggio Cinque, si indaga sul passato da imprenditrice della sedicente veggente Gisella Cardia. Prima di diventare molto nota ai fedeli di Trevignano Romano, la donna è stata condannata per bancarotta fraudolenta ed è stata costretta a chiudere la sua fabbrica di ceramiche. L'inviata Ilaria Dalle Palle si trova a Patti, in provincia di Messina, con gli ex dipendenti di Gisella. I lavoratori e le lavoratrici della fabbrica raccontano di non aver ricevuto lo stipendio da Gisella per circa un anno: “La signora da un momento all’altro è scomparsa. Ha sempre detto che ci avrebbe pagato, ma poi è sparita". "Noi stavamo lavorando e l’ufficiale giudiziario ci ha buttato fuori. Sinceramente non mi sembrava una signora molto devota. Aveva un modo molto freddo, veniva qui solo per fare delle promesse. Ci dava solo degli acconti senza pagarci”, aggiunge un ex dipendente della fabbrica. "Magari può chiedere un miracolo per noi, per ridarci i nostri soldi. Non chiediamo di più, solo il nostro”, dichiara ironicamente una lavoratrice. Da alcune settimane, Gisella e la Madonna di Trevignano sono al centro dell'attenzione mediatica: Pomeriggio Cinque ha seguito la presunta apparizione della Madonna lo scorso 3 aprile mentre continuano i dubbi e le indiscrezioni riguardo la lacrimazione della statua della Madonna e le presunte stigmate presenti sulle mani della donna.