Femminicidio Afragola, i genitori di Martina Carbonaro: "Avevamo un assassino in casa e non ce ne siamo resi conto"
Fiorenza Cossentino e Marcello Carbonaro, genitori di Martina, parlano in diretta a Pomeriggio Cinque. Con loro, anche lo zio Sante Cossentino

"Avevo un assassino in casa e non ce ne siamo resi conto". Fiorenza Cossentino, madre di Martina Carbonaro, parla in diretta a Pomeriggio Cinque. La donna interviene insieme al marito Marcello Carbonaro e allo zio della vittima, Sante Cossentino, per raccontare il dolore che li ha travolti dopo la morte della figlia.
Martina Carbonaro, 14 anni, era scomparsa il 26 maggio. Dopo giorni di ricerche, è stata ritrovata senza vita, nascosta in un armadio all’interno di un alloggio abbandonato ad Afragola. A ucciderla, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe stato Alessio Tucci, ex fidanzato della ragazza, che avrebbe colpito Martina con una pietra per poi nasconderne il corpo. Alessio, 19 anni a luglio, sarebbe ora fermato con l'accusa di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere.
"Voglio solo giustizia per mia figlia. Il dolore ce l’abbiamo io e mio marito", dichiara Fiorenza. La donna racconta di aver accolto il ragazzo come un figlio: "Per questo sto male". Una fiducia tradita: "Sono stata tradita, presa in giro, cioè ho fatto tante ricerche e lui stava a fianco a me e lui aveva già fatto quello che non doveva fare. Mi ha mentito".
Anche lo zio Sante Cossentino esprime la sua rabbia: "Esiste il no. Esiste il rispetto. Esiste il rifiuto. L’ho uccisa perché mi ha lasciato è una frase che non esiste. Non esiste". Poi aggiunge: "L’educazione sentimentale va inculcata a questi ragazzi. Parta dalla famiglia, dalla scuola, dalla chiesa".