Trevignano, Luigi Avella spiega il rito del sonno di Gisella Cardia: "Le persone venivano plagiate"
A Mattino Cinque, le ultime notizie riguardanti la sedicente veggente di Trevignano Romano
"La persona viene riempita di Spirito Santo attraverso la Santità della veggente e cade nel sonno". Luigi Avella, ex fedele di Gisella Cardia, la sedicente veggente di Trevignano Romano, racconta a Mattino Cinque News come funziona il rito del sonno.
L'addormentamento sarebbe indotto da una preghiera silenziosa della donna mentre ripone le mani sulla testa della persona. Secondo Avella, però, si tratterebbe di finzione: "Ero lucidissimo tanto da accorgermi che il marito, che era caduto dopo di me, era scoppiato a ridere. La veggente c'era rimasta male".
Lo scopo della messa in scena sarebbe quello di incuriosire persone esterne all'associazione di Gisella: "Quando io cadevo, attiravo altre persone. In realtà le persone venivano plagiate", spiega l'ex fedele.
Alla fine del rosario, Gisella avrebbe anche praticato degli esorcismi. "Gli esorcisti nella gerarchia della Chiesa lo può fare solo un sacerdote scelto dal Vescovo che abbia una stabilità morale e psicologica", commenta don Patrizio Coppola. "Quando sento queste cose siamo fuori dalla Chiesa e dalla gerarchia. Ci troviamo di fronte a falsi veggenti. Usano questo per far sentire a disagio le persone in modo da intervenire e far capire che solo attraverso di loro possono avvenire queste guarigioni".