Sara Campanella, parlano i genitori di Stefano Argentino: "Non si può capire quello che abbiamo vissuto"
A Dentro la notizia di Gianluigi Nuzzi, la testimonianza dei genitori di Stefano Argentino, l’assassino reo confesso di Sara Campanella

Nel nuovo programma di Gianluigi Nuzzi, Dentro la notizia, prendono la parola Daniela Santoro e Antonio Argentino, i genitori di Stefano Argentino, il giovane reo confesso del femminicidio di Sara Campanella, la studentessa di 22 anni uccisa con una coltellata al collo il 31 marzo a Messina.
La vicenda, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe iniziata con i ripetuti rifiuti da parte della ragazza, che avrebbe respinto per mesi gli approcci dell’universitario. Il rifiuto non sarebbe stato accettato da Stefano, che avrebbe continuato a perseguitarla fino al giorno dell’aggressione. Dopo l’arresto, il giovane si sarebbe tolto la vita nel carcere di Messina, dove già in precedenza avrebbe manifestato intenti suicidi. Per la gestione della sua detenzione sarebbero attualmente indagate sette persone.
A Dentro la notizia, la madre ricorda i segnali di fragilità del figlio e la richiesta, respinta, di una perizia psichiatrica: "Ovviamente Stefano fin dall'inizio ha manifestato il pensiero del suicidio, però io speravo che non si sarebbe mai arrivati a questo epilogo. Se fosse stato accolto, secondo me non ci saremmo trovati adesso con questa sofferenza e con questo drammatico epilogo".
Daniela Argentino racconta anche la telefonata ricevuta dal figlio prima del tentativo di fuga: "Le prime parole che Stefano mi dice sono: Mamma, mi dispiace, ma io mi devo suicidare. Da quel momento mi è caduto il mondo addosso. Non lo auguro a nessuna mamma quello che io ho vissuto o sto vivendo.
Rispondendo a una domanda su Sara Campanella, la donna chiarisce di non aver mai percepito un’ossessione: "Stefano mi aveva parlato di una simpatia per Sara. Accanimento, ossessione, non l'ho mai percepito.