Napoli, picchia la moglie e la figlia: "Sarebbe arrivato anche a uccidermi"
A Dentro la notizia, le due donne raccontano le violenze subite: "Ho denunciato perché non ci fosse un altro femminicidio"
A Dentro la notizia, la testimonianza della moglie e della figlia dell’uomo di 61 anni che sarebbe stato arrestato dai carabinieri a Varcaturo, nel Napoletano, per maltrattamenti e lesioni aggravate. L’uomo avrebbe aggredito per l’ennesima volta la moglie e la figlia, urlando a quest’ultima "Sei brutta e grassa". La ragazza 31enne, molto impaurita, avrebbe trovato finalmente la forza di denunciare i maltrattamenti che subivano da oltre trent’anni.
La figlia Francesca racconta l’accaduto: "Ieri ha reagito così perché lui non voleva andare al lavoro e noi gli abbiamo detto che doveva andare. Eravamo in cucina io e mia mamma e lui mi ha rincorso, mi ha tirato i capelli, mi ha dato dei pugni al naso, mi è uscito molto sangue". La ragazza mostra quindi i lividi e i segni che ha sul viso.

Spiegando il perché in tutti questi anni in cui hanno subito violenze non abbiano mai denunciato, Francesca spiega: "Non abbiamo denunciato per la paura. Venivamo derise. Io mi sono rifugiata in cameretta e ho chiamato i Carabinieri che in cinque minuti sono arrivati. Stavolta ho chiamato i carabinieri perché continuava a inveire contro la porta della stanza, mi voleva ancora picchiare. È un mostro. Quando ero bambina mi ha buttato una tazza su un occhio e me lo ha aperto. Ho mostrato ai Carabinieri tutte le foto delle violenze che ci ha fatto. Ho denunciato perché non ci fosse un altro femminicidio, sarebbe arrivato anche ad uccidermi".
La madre della ragazza, Annamaria, dice: "Non ce la faccio più, ho subito molto".